Il giallo di Silvia Cipriani, oggi prelievo del dna e delle impronte digitali per il nipote Valerio
L'interrogatorio del cugino in Questura/Il video

Il giallo di Silvia Cipriani, oggi prelievo del dna e delle impronte digitali per il nipote Valerio L'interrogatorio del cugino in Questura/Il video
di Emanuele Faraone
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 00:10

RIETI - Dopo lo zio Leonino Nobili e il cugino Francesco, domani Valerio Cipriani sarà sottoposto – in maniera spontanea e volontaria – al prelievo del dna e delle impronte digitali. Sono giorni di serrate attività investigative e domani pomeriggio un ulteriore tassello, al puzzle che sta cercando di ricomporre la Mobile di Rieti, andrà ad aggiungersi al quadro dell’inchiesta sul giallo della scomparsa e della morte dell’ex postina Silvia Cipriani. Più che nella veste di indagato, Valerio domani pomeriggio sarà in Questura, davanti al personale tecnico della polizia Scientifica come nipote della donna alla ricerca di verità e giustizia. Volontariamente, su richiesta di chi indaga, si sottoporrà agli esami. 

Campionamenti. A distanze di alcune settimane dai prelievi e dai campionamenti effettuati dal personale della Scientifica presso le due abitazioni in uso alla Cipriani, quella di Cerchiara e quella di via delle Orchidee a Rieti, potrebbero essere ora emersi elementi ed esiti di laboratorio con cui poter effettuare finalmente confronti e riscontri probatori con il materiale biologico e le impronte digitali prelevati. 

Le dichiarazioni del cugino. Esami del dna, rilevamento delle impronte digitali, testimonianze e supposizioni, tanti elementi che ancora ruotano tutti intorno ad unica pista e a due persone in particolare: lo zio Leo e il cugino Francesco.

Il giallo sulla morte e la scomparsa dell’ex portalettere si amplia (e infittisce) anche con le dichiarazioni dello zio Francesco che fa trapelare il motivo delle convocazioni in questura: «perché persone indirettamente coinvolte nelle indagini», ha testimoniato.

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La rivelazione. Ma a mettere fuoco sul giallo reatino anche altre dichiarazioni, sempre di Francesco: «Non credo abbia potuto avere contrasti con qualcuno. Mi verrebbe piuttosto da pensare, eventualmente, a qualcosa di pregresso dovuto magari ad antichi dissapori che qualcuno possa avere avuto con il padre che era un po’ padre padrone». Dichiarazioni che, inevitabilmente, spiazzano. Ma appare chiara e genuina, in realtà, la volontà dell’uomo di mettere sul piatto tutte (a volte troppe) le possibili piste per cercare di spiegare una morte che rimane un mistero.

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