L'incubo infinito di sedici famiglie di via don Raccagni: da otto anni vivono con un cantiere abbandonato davanti alle proprie abitazioni
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L'incubo infinito di sedici famiglie di via don Raccagni: da otto anni vivono con un cantiere abbandonato davanti alle proprie abitazioni La fotogallery
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Domenica 4 Aprile 2021, 00:10

RIETI - Vivere da oltre 8 anni con un cantiere abbandonato a ridosso del proprio giardino. Degrado, sporcizia e incuria elementi comuni dell’unico panorama che si può vedere aprendo la finestra. Anni che scorrono tra problemi con l’oscurità nei mesi invernali, rettili e topi che invadono le case nei periodi estivi. Tutto col sottofondo di una lista infinita di promesse fatte da politici di tutte le fazioni.

E’ la sintesi dell’incubo che vivono dal 2013 ben 16 famiglie reatine che, avevano acquistato casa a Quattro Strade, nell’area tra il campo sportivo e la parte nord della collina della Foresta, in quella che all’epoca si chiamava via Borbona e che fu ampliata e rinominata in via Don Raccagni. «Abbiamo lottato anni solo per avere l’asfalto davanti casa. Poi più nulla: l’illuminazione non è stata messa, nonostante si trattasse di soli tre lampioni e siamo costretti a pagarci lo sfalcio dell’erba intorno casa», raccontano tra delusione e sconforto i residenti. 

 

Cantiere abbandonato. Parlano all’ombra dello scheletro di un palazzo in costruzione da anni, proprio di fonte le tre villette multifamiliari. Lì doveva nascere un’altra palazzina, ma qualcosa è andato storto. «Non sappiamo cosa – spiegano – ma sappiamo che da 8 anni viviamo con questo cantiere abbandonato. Manca la sicurezza, mancano le protezioni. Qui abbiamo tutti figli piccoli e dobbiamo essere attenti. Abbiamo visto ragazzi salire sul tetto e ci sono stati atti vandalici. Abbiamo denunciato, ma non è successo nulla».

L’impalcatura della struttura pende vistosamente e c’è una torre di foratini a ridosso del parcheggio delle auto.

Il timore è che, alla fine, qualcosa crolli sulle macchine o, peggio, sulle persone. «Ci siamo rivolti alle autorità – spiegano i residenti – e dopo Pasqua ci rivolgeremo anche al Prefetto». 

Politica assente. Oltre al cantiere abbandonato ci sono anche altri problemi, a partire dalla cura dell’area. «Fra qualche giorno l’erba sarà altissima – dicono i residenti – e, come gli altri anni, dovremo pulire da soli. In passato abbiamo pagato di tasca nostra una ditta ripulire tutto. Eppure noi paghiamo le tasse come gli altri. Qui ci sono rettili e insetti, negli anni scorsi per due volte ci siamo trovati vipere in casa». L’area che divide i villini dal campo sportivo di Quattro Strade doveva diventare un grande parco, a ridosso di una variante stradale che doveva alleggerire il flusso di traffico all’interno del quartiere. La strada non s’è più fatta e al posto del parco c’è un’enorme area abbandonata a ridosso delle case.

Nessuno sembra volersi interessare della vicenda: se le bugie hanno le gambe corte, le promesse dei politici reatini le gambe non le hanno proprio. Da destra a sinistra sono decine quelli interpellati su via Don Raccagni, a partire da quelli che diedero la concessione all’epoca dell’Emili bis, passando per la giunta Petrangeli, finendo all’attuale governo Cicchetti. Tanti hanno detto e promesso, nessuno ha mai fatto nulla. «Abbiamo segnalato più volte – spiegano i residenti – ma c’è persino chi ha detto di non saperne nulla. Ora ci è stato detto che ci sarebbe una delibera per una bonifica dell’area. Non abbiamo dettagli e non abbiano notizie più precise in tal senso». Del documento o di un atto formale nell’albo pretorio non sembra esserci traccia. L’ennesima promessa dei politici, probabilmente già in clima di campagna elettorale. Con buona pace di chi da anni non riesce a vivere in serenità nella casa comprata con i sacrifici di una vita.

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