Cadono le accuse, maestra assolta dopo sei anni: «Finito un incubo»

Cadono le accuse, maestra assolta dopo sei anni: «Finito un incubo»
di Marina Mingarelli
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Giovedì 7 Dicembre 2023, 09:07

«Per me è la fine di un incubo». L'insegnante lo dice con la voce rotta dall'emozione al termine dell'udienza che l'ha mandata assolta: il fatto non sussiste. Non aggiunge altro, lasciando parlare il suo avvocato.

Per Roberta Caruso sono cadute le accuse di abbandono di persone minori o incapaci. Accuse che avevano portato prima alla segnalazione di una collega dal punto di vista amministrativo, poi alla denuncia di un nutrito gruppo di genitori che per protesta non mandava più i bambini alla scuola primaria di Colleberardi, a Veroli, quindi allo spostamento in segreteria della docente.
Motivo? Il suo desiderio di sperimentare con i bambini una metodologia che potesse in qualche modo farli sentire liberi e nello stesso tempo responsabili. Comportamenti ritenuti sopra le righe con alunni di scuola materna e che non rispecchiavano la didattica tradizionale.
Secondo la collega che l'aveva segnalata l'insegnante si allontanava dalla classe lasciando 13 piccoli scolari in balìa di se stessi. E poi consentiva ai minori di fare dei giochi pericolosi, quali saltare sui banchi o dai banchi alle sedie, permettendo loro di prelevare dagli armadi materiale didattico pericoloso, quali forbici e spilli o di arrampicarsi su un armadio metallico presente in aula.


Tesi che l'avvocato Giampietro Baldassara, difensore della docente, ha smontato pezzo per pezzo, dimostrato davanti al giudice Francesco Mancini che per tutto il periodo in cui la sua assistita ha insegnato in quella classe nessuno si era mai fatto male e che la porta dell'aula era sempre stata lasciata aperta proprio per dar modo ai piccini di far respirare aria di libertà.
A sottolineare le presunte "malefatte" dell'insegnante avevano fatto presto, ma di comprendere il suo metodo nessuno si era mai preoccupato. Diciamo che sdraiarsi a terra con i piccoli alunni, chiedere di mettere delle maniglie alla loro altezza per "responsabilizzarli" nell'aprire e chiudere le porte, applicare una metodologia poco ortodossa, non era piaciuto a chi era intorno a lei. Dipinta come la maestra "cattiva". Ai bambini, però, nessuno aveva mai chiesto nulla eppure per loro non c'erano mai stati problemi. Anzi.
«È una grande soddisfazione anzitutto per la maestra - ha commentato l'avvocato Baldassarra - ma anche per il sottoscritto. Questa battaglia legale che è durata ben sei anni, periodo che nessuno restituirà alla docente per la quale l'assoluzione rappresenta davvero la fine di un incubo».
Marina Mingarelli
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