Rieti, l'appello dei pendolari: «Servono più corse di treni per Roma»

Il treno "Blues" a Rieti
di Emanuele Laurenzi
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Martedì 23 Gennaio 2024, 00:10

RIETI - ​Fatti i treni, ora si devono fare gli orari delle corse. Perché Rieti-Roma in 95 o 100 minuti è cosa davvero possibile e, addirittura si potrebbe diminuire la percorrenza a 85 minuti. Oggi che ci sono i treni bimodali, non si può rinunciare a un’opportunità del genere. Archiviata l’ambiziosa partita dei treni a idrogeno, come raccontato da Il Messaggero la scorsa settimana, si deve ora combattere per non far tramontare l’ipotesi di un collegamento tutto su strada ferrata via Terni-Orte. Lo chiedono a gran voce i pendolari, con i vari comitati, per stimolare lo sviluppo di questa “nuova” via di comunicazione. Un esperimento partito anni fa, apprezzato da molti, ma che non si è sviluppato fino in fondo per mille e più motivi. «Servono più orari di corse dirette. Servono accordi con Trenitalia e, quindi, investimenti della Regione in tal senso», si leggeva nei giorni scorsi su uno dei gruppi dei pendolari reatini, ma servono in primis più corse.

Un solo diretto. Oggi per andare a Roma senza cambiare a Terni c’è solo una corsa con partenza alle 6.12 del mattino e arrivo a Tiburtina alle 7.56, fermando solo a Terni e alle stazione di Narni-Amelia e Orte: 104 minuti in tutto, senza rischiare di restare intasati nel traffico.

Partendo alle 6.50 da Rieti si impiega invece un’ora e 49 minuti, ovvero 109 minuti, per arrivare a Tiburtina dove si scende alle 8.39 (fine corsa 8.52 a Termini), ma si deve cambiare a Terni attendendo 17 minuti. Oltre questo non c’è più possibilità di arrivare a Roma prima delle 9. Al ritorno la situazione non è migliore: il primo diretto a disposizione è alle 14 da Tiburtina, per arrivare a Rieti 103 minuti dopo, ovvero alle 15.43. Veloce, ma poco utile per chi lavora. L’unico altro diretto c’è alle 20.42 e arriva a Rieti 95 minuti dopo, alle 22.17. Velocissimo, ma ancor meno utile per chi fa turni in ufficio. Tra i due estremi ci sono altre 5 corse: alle 16.09, 17.13, 18.12, 18.42 e 19.12 che impiegano tra un’ora e 42 minuti e 2 ore, ma tutte impongono un cambio a Terni con attese tra i 10 e i 15 minuti, tempi che devono essere impiegati a passare dai binari ordinari al “tronco” dove parte e arriva il treno per Rieti.

Le richieste. «Servono più corse senza cambi o, quantomeno, che i cambi vengano fatti a Orte, dove ci sono molte più corse e, con Rieti, si potrebbe fare l’hub Lazio nord», tuonano i pendolari reatini sui gruppi facebook. La richiesta è semplice: almeno tre treni diretti da meno di 100 minuti di percorrenza tra le 6 e le 7.15, con arrivi a Roma tra le 7.40 e le 9, così da consentire a tutti i pendolari di arrivare in orario utile per l’ingresso al lavoro, ma anche per consentire agli studenti universitari di raggiungere le facoltà per le lezioni del mattino. Le stesse tre corse dirette dovrebbero essere ripetute con partenze tra le 16.30 e le 18, per “riportare a casa” i pendolari del mattino. Sarebbero soluzioni più che utili per chi non vuole più affrontare una Salaria sempre più congestionata. I treni sono stati fatti. Ora i pendolari chiedono di fare gli orari.

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