Rieti, per i pendolari del Reatino un'altra giornata da incubo tra cancellazioni e ritardi

L'interno di un treno
di Raffaella Di Claudio
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Venerdì 22 Settembre 2023, 00:10

RIETI - Ai pendolari mancavano solo i guasti sulla linea. Ieri mattina, a complicare ancora di più (se possibile) la vita ai viaggiatori ci si è messo, causa maltempo, un guasto alla linea elettrica tra Orte e Poggio Mirteto, che ha fatto accumulare ai treni del mattino oltre 70 minuti di ritardo. Dopo il passaggio della corsa delle 6.35, per più di un’ora sono saltati tutti i treni.

La situazione. La banchina della stazione Fara Sabina-Montelibretti si è presto riempita di centinaia di pendolari. I più pazienti e coloro che avevano un minimo di margine per arrivare a lavoro hanno atteso, altri hanno dovuto ripiegare su auto e Cotral. Alla terza fermata, a Monterotondo, la maggior parte dei viaggiatori era già costretta a restare in piedi. Qualche corsa in questi giorni cominciava a essere ripristinata, ma il guasto di ieri ha scombinato i piani.
E i più previdenti cambiano orari e abitudini. «Come tutti i pendolari - spiega Laura Polidori, impiegata di Montopoli che deve raggiungere quotidianamente la Capitale - sto subendo questi disservizi, e sono stata costretta ad adeguarmi. Nonostante alcune corse siano state reintrodotte, esco di casa molto prima alla mattina. Potrei viaggiare con il treno delle 7.06, invece sto prendendo quello delle 6.20, anche se oggi mancava a causa del guasto sulla linea, quindi ho preso quello delle 6.35, reintrodotto da due giorni.

La sera sto prendendo il treno delle 18.30. Per limitare i disagi mi sto adeguando, quello che mi dà fastidio è che nessuno ci stia dando informazioni e né ci fa sapere se ci fosse un minimo di rimborso visto che in altre regioni, come la Lombardia, quando ci sono stati i disagi, lo hanno fatto». I disagi della mattina si sono ripetuti dopo le 18.

L'evoluzione. Sulla linea Orte-Fiumicino, si continua a navigare a vista. I pendolari sabini sono costretti ad adeguarsi, ma nel capoluogo, la linea Rieti-Terni–Roma Tiburtina anche ieri si è confermata una valida alternativa. «Il viaggio, con il treno Blues delle 6.10 - racconta l’impiegato reatino Matteo Moretti - è stato perfetto: essendo un’altra tipologia di treni, non risente dei problemi che hanno interessato la linea Fl1. Sono regolari, puntuali, l’unico neo è che mancano incentivi per farla utilizzare sia dal punto di vista informativo, visto che molti non conoscono questo collegamento, sia inserendo nuove corse in orari più utili. Il “Blues” c’è alle 6.10, dicono che ne sia in arrivo un altro e sarebbe utile prevedere una partenza in un orario più comodo, tipo le 7.30».

I risvolti. Non va meglio ai lavoratori di ditte esterne che prestano servizio per le Ferrovie, che stanno subendo le conseguenze delle cancellazioni. Il primo stop lo hanno subito i lavori delle società che effettuano le pulizie sui treni. Sono lavori che si svolgono anche nelle ore notturne, con squadre che gestiscono la pulizia di almeno 6 treni e ora quando va bene devono farne uno o due. Alcuni lavoratori sono stati spostati su altre linee, molti sono stati posti in ferie, alla luce della necessità di meno forza lavoro.

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