Rieti, Terminillo: giallo
su Stazione Montana

Terminil
di Alessandra Lancia
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Sabato 21 Novembre 2015, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 15:29
RIETI - Terminillo stazione montana, è buio pesto sul reale stato del progetto - profondamente «alleggerito» come scrive l'architetto Fabio Orlandi o «vivo e vegeto più che mai», come lascia intendere Paolo Trancassini - e il dibattito tra favorevoli e contrari infuria. Venerdì, all'assemblea di Rieti Virtuosa, si è però riusciti a tenere seduti nella stessa sala i supporters di Tsm arrivati da Terminillo, Leonessa e Cantalice e gli ambientalisti di Cai, Wwf, Federtrek e della stessa Rieti Virtuosa. Peccato non ci fosse nessuno della Provincia che chiarisse cosa di quel progetto si è deciso di tenere e cosa di tagliare per ottenere i via libera dalla Regione. Importante era anche la posizione della Regione ma Fabio Refrigeri ha ritenuto di non dover partecipare per non venir meno al ruolo super partes del suo assessorato.



LA REGIONE

C'era però il consigliere Daniele Mitolo, intervento subito dopo la dura «requisitoria» di Giampiero Cammerini (Wwf Lazio) sul reale grado di attrattività di Tsm e sull'inopportunità di un investimento (anche pubblico) di 60 milioni di euro. «L'investimento previsto è pubblico per 26 milioni di euro e privato per il resto - ha detto Mitolo - i fondi pubblici verranno impiegati per migliorare le infrastrutture e comunque il progetto, al netto delle modifiche che si stanno studiando, non avrà un impatto sull'ambiente così negativo». Mitolo ha provato a rintuzzare anche l'attacco di Trancassini sul «disimpegno» del centrosinistra nelle fasi cruciali della conferenza dei servizi e che avrebbe portato all'impasse attuale. «Qualche sbavatura c'è stata - ha detto - ma da tutte e due le parti». E a quanto pare c'è la volontà anche del centrosinistra di «recuperare», cercando quella «compatibilità» tra sviluppo economico e tutela ambientale, tanto cara all'assessore Carlo Ubertini.



IL COMUNE

Anche da lui un piccolo mea culpa: «Ho parlato di consorzio Smile come di un consorzio interpaesano: se qualcuno se ne è offeso (e Trancassini & Co. se ne erano piccati e molto, ndr) me ne scuso». Ma poi ha tenuto il punto sul parco regionale quale «strumento di governo del futuro del Terminillo», da spingere in maniera «contestuale al progetto». Ipotesi che invece non piace ai sindaci del consorzio (in prima fila c'era anche Silvia Boccini di Cantalice), che parlano di parco ma ad impianti realizzati.



CAI E FEDERTREK

Da Fabio Desideri e Ines Millesimi la rivendicazione orgogliosa di quanto anche il Cai tenga allo sviluppo della montagna ma da tutt'altra prospettiva, essendo il filone super sky degli anni '60 e '70 ormai condannato non solo dal clima ma anche dal cambio di approccio della gente con la montagna. Da Alessandro Frezzi di Federtrek una efficace sintesi di quanto ci sia di buono anche nei «vincoli» europei, se letti alla luce delle misure del Por 2014-2020. Da Pablo de Paola la critica di fondo che Rieti Virtuosa muove da anni all'operazione: «Un piano intercomunale di sviluppo non doveva passare per questi canali: così si continuano a bruciare soldi e speranze in progetti che non portano a nulla». Forse.