Giletti al Rieti Sport Festival
tra Terminillo e quei biscotti
donati da una fan. Foto

Massimo Giletti e Stefano Meloccaro sul palco del Rieti Sport Festival
di Christian Diociaiuti
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Venerdì 15 Giugno 2018, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 11:32

RIETI - È stato Massimo Giletti, conduttore di Non è L'Arena su La7 a riempire la sala conferenze del Rieti Sport Festival. Sport, giornalismo, il contatto con Rieti, grazie al Terminillo da giovane.
 

 

«Sono stato da ragazzo, nella parte storica della città, e al Terminillo, tanta neve. Venivo da bambino per il Trofeo Topolino, con i miei fratelli negli Anni 70. E poi qui c'è il  mio amico de La Trota, Sandro Serva». Anche a Giletti il Rieti Sport Festival Award: «I premi? Non sempre mi concedo. Ma quando me l'ha detto Meloccaro, allora ho accettato». Fantastico siparietto con una signora, rivelato dallo stesso conduttore: «Abita a qualche km da qui, è venuta per portarmi i biscotti». Il Terminillo ha aperto e chiuso la serata dedicata al conduttore. Quando sul palco sale Cicchetti per premiare Giletti, quest’ultimo sorride e dice: «Rilanciamolo il Terminillo». Il sindaco è un fiume in piena: «Ci sono 20 milioni fermi in Regione per la montagna. Faccia un’Arena in tv sul tema, la faccia sui problemi dei Comuni», col primo cittadino ad elencare le difficoltà che gli enti di prossimità come quelli comunali devono affrontare quotidianamente. Giletti annuisce, raccoglie e rilancia ancora, a incontro concluso: «E pure la Salaria…».

SPORT E GIORNALISMO
Una chiacchierata tra Stefano Meloccaro e Giletti. Ecco cosa è stata la serata, sfociata, appunto, nella premiazione del conduttore. Giletti nelle sue trasmissioni propone anche inchieste sul calcio, spesso sui meandri dello sport più amato dagli italiani, entrando anche in anfratti marci: «Ne abbiamo una molto forte, non mandata in onda, la manderemo forse a settembre. È complessa e delicata. Stiamo lavorando per avere un ulteriore piccolo tassello. Riguarda una grande squadra di A, non italiana. E poi ricevo tante lettere di padri e madri che devono pagare per far giocare i figli». Domenica l'ultima puntata della sua trasmissione: «Il processo a Corona. Con me ci saranno due-tre persone che lo criticano» dice. Una parentesi anche sul passaggio Rai-La7, collegata alla domanda di Stefano Meloccaro sul futuro: «Dopo il programma Rai chiuso anche se faceva 4 milioni di spettatori, ho avuto una grande delusione. Non ho voglia di pensare al futuro. A La7 ho trovato grande libertà. Continuano le mie inchieste e battaglie».

LA JUVE
«Sono juventino - ha aggiunto Giletti - scelsi il liceo D'Azeglio perché lì nacque la Juve.
Ma sono stato sempre critico. Certo la Juve che ha nel dna la voglia di vincere. Lo sport? Corro sul lungotevere. E poi calcio e nuoto».

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