Le tre sedi scolastiche indicate, che dopo le scosse dell’agosto e dell’ottobre 2016 furono classificate “B” dalle schede Aedes (ovvero agibili ma con prescrizioni) figurano infatti tra gli interventi finanziati nel secondo piano stralcio che Commissario e Ufficio Ricostruzione regionale vareranno in autunno: 11 milioni di euro per il Palazzo agli Studi (che già godette di un finanziamento per il miglioramento sismico dopo il terremoto del 1997), 6 milioni di euro per la “Sacchetti Sassetti” (che attualmente funziona da succursale del Linguistico-Pedagogico) e 3 milioni di euro per lo “Jucci” di piazza San Francesco.
Ma fin quando i lavori di adeguamento sismico non saranno cantierati il sistema della Ricostruzione non finanzia sistemazioni alternative per gli studenti. Dunque, per i liceali di “Varrone”, “Jucci”, “Elena Principessa di Napoli”, le lezioni riprenderanno là dove sono terminate, ovvero nelle sedi storiche con tutte le incognite (e le polemiche) del caso.
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