RIETI - "Sarebbe assurdo sostituire Legnini". Prosegue la mobilitazione del Coordinamento Comitati Centro Italia Sisma 2016 a favore dell’attuale Commissario Legnini che a fine 2022 terminerà il suo mandato. Dopo le missive al ministro Musumeci e al Presidente del Consiglio Meloni, ora arriva una lettera indirizzata anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale si rinnova la preoccupazione per un mancato rinnovo del mandato a Legnini ed anche per il paventato smantellamento della struttura commissariale.
I 36 comitati richiedono anche un incontro al Presidente per illustrare la loro posizione in merito "Da quando si è insediato il nuovo Governo leggiamo da più parti, tramite la stampa e le dichiarazioni di esponenti politici, che si intenderebbe avvicendare l’attuale commissario alla ricostruzione, l’avv. Giovanni Legnini, con un altro commissario o addirittura che si vorrebbe sopprimere la struttura commissariale. Ciò desta, in tutti i soggetti firmatari, sentimenti di preoccupazione, sgomento e rabbia. Le questioni e i nodi da affrontare sono ancora molti e sono urgenti: la piena applicazione del Testo Unico per la ricostruzione privata appena varato e fortemente voluta da noi comitati e dal commissario Legnini ne costituisce solo un esempio".
Dunque i provvedimenti di Legnini e la sua sistemazione normativa hanno colto il segno. "Siamo arrivati al sesto anno dal terremoto del 2016 (e al tredicesimo dal sisma del 2009, per quei comuni dell’Abruzzo dove si sommano i crateri, anche con normative differenti) -proseguono i Comitati- dopo quattro anni di paralisi normativa finalmente l’avvento dell’attuale commissario ha messo realmente in moto la ricostruzione del centro Italia con una serie di semplificazioni normative e attuative e una attenzione particolare e puntuale ai problemi locali,risolti anche tramite il confronto diretto, l’ascolto continuo portato con pazienza e dedizione sui territori.
Così i comitati concludono che "sarebbe irresponsabile smantellare proprio ora una struttura commissariale che anzi andrebbe consolidata per il grande lavoro svolto in essa da collaboratori che hanno piena conoscenza di problematiche e rapporti diretti con tutti i comuni del cratere. Sarebbe ancora più assurdo sostituire un commissario come Legnini, sia per le competenze sopra elencate, sia perché è stato ad oggi l’unico effettivamente in grado di imprimere una svolta nella ricostruzione. Siamo fortemente preoccupati che un cambio della guardia porti ad una nuova paralisi su tutti i fronti, vanificando le speranze di chi attende da sei o tredici annidi di rivedere la propria casa, il proprio borgo ricostruito. Con queste premesse, dunque, ci appelliamo a Lei e Le scriviamo perché vorremmo avere l’onore di incontrarLa e così esporre direttamente a Lei, in maniera più approfondita, quanto abbiamo fin qui espresso".