Niente smaltimento della plastica a Vazia, la Regione boccia il progetto

Niente smaltimento della plastica a Vazia, la Regione boccia il progetto
di Giacomo Cavoli
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Giovedì 19 Novembre 2020, 00:10

RIETI - E’ negativa la pronuncia della Regione Lazio sulla compatibilità ambientale dell’impianto di pirolisi per il trattamento della plastica in progetto in via Fornaro, a Vazia. Dopo lo stop formulato dalla Pisana lo scorso 2 novembre riguardo la valutazione di impatto ambientale alla quale era sottoposto l’impianto di biometano che sarebbe dovuto sorgere a pochi metri di distanza da quello di pirolisi, ora la Regione si è pronunciata negativamente anche nei confronti della valutazione di impatto ambientale per l’impianto proposto dalla Ecologic World.

Una decisione scaturita dopo le criticità già elencate dalla Regione nel preavviso di rigetto che era stato notificato alla società, la quale «non ha prodotto alcuna documentazione finalizzata a superare le criticità evidenziate», scrive in ultimo la Regione nel motivare il suo stop alla pirolisi. 

Le criticità. Ma quali sono i motivi ostativi messi in luce dalla Regione? Fra quelli elencati dalla Pisana, c’è il parere negativo del Settore Ambiente del Comune di Rieti, che ha evidenziato come «la lavorazione proposta rientra tra quelle elencate nelle industrie insalubri» e il «mancato rispetto dell’articolo 125 del regolamento di igiene urbana» (richiamato anche nel parere fornito dall’Asl), secondo il quale «E’ vietato tenere nella città e nei centri abitati manifatture, fabbriche o depositi insalubri che, a norma delle leggi e dei regolamenti in vigore, siano classificati di prima categoria», usufruendo così delle modifiche apportate all’articolo dall’ex assessore comunale all’Ambiente Carlo Ubertini nel 2013, oltre al fatto che «almeno due abitazioni si trovano nel raggio di 100 metri dallo stabilimento». 

Le distanze. Sulle distanze dalle abitazioni ha insistito anche il parere negativo della Provincia, «ritenendo che il vincolo paesaggistico relativo al distanziamento tra l’impianto ed i centri abitati fosse insuperabile». Per le distanze, la Regione ha infine rilevato che «l’impianto risulta essere non compatibile con la pianificazione regionale in materia di rifiuti, data la presenza di fattori escludenti quali la mancanza di idonea distanza dell’impianto dagli edifici sensibili presenti come l’ospedale de Lellis, che si trova a circa 800 metri e il carcere, sito a circa 500 metri», facendo presente che «che il centro urbano della località Vazia dista appena 400 metri dall’impianto e la località Madonna del Passo dista solamente 350 metri» e ravvisando «anche la presenza di case sparse ad una distanza di soli 50 metri dall’impianto».

Così, in ultimo, la Pisana ha invitato la Ecologic World a «valutare la possibilità di delocalizzare il progetto in zona coerente con la pianificazione territoriale ed ambientale». 

Le reazioni. Preso atto della decisione della Regione, la Ecologic World ha nel frattempo inviato una lettera al Comune per chiedere un incontro «anche online visto l’emergenza Covid con un nostro tecnico, affinché si possano argomentare le problematiche e qualora possibile trovare soluzioni a riguardo». Esprime invece soddisfazione il comitato cittadino “La Rotonda”, schierato sia contro la realizzazione dell’impianto di biometano che di pirolisi: «In entrambi i casi, il nostro impegno ci ha premiati con due grandi risultati a favore della tutela del territorio e di chi lo vive, grazie anche a coloro che ci hanno fornito consulenze tecniche e legali – commentano dal comitato - Per la decisione della Regione di non dare seguito alla discussione del progetto del biometano dobbiamo ringraziare sia il deputato del Pdm Fabio Melillim che il commissario del Consorzio Industriale di Rieti, Angelo Giovanni Ientile (dopo che lo scorso febbraio il Consorzio ha revocato alla società proponente l’assegnazione del terreno sul quale sarebbe dovuto sorgere l’impianto, ndr), mentre per l’impianto di pirolisi è stato determinante l’intervento dell’assessore comunale all’Ambiente Claudio Valentini e del presidente della Provincia Mariano Calisse».

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