Rieti, i rifiuti di plastica da smaltire
a Vazia: la Provincia dice no

Striscione di protesta
di Giacomo Cavoli
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Venerdì 5 Giugno 2020, 00:40 - Ultimo aggiornamento: 13:30
RIETI - I rifiuti di plastica da smaltire a Vazia: la Provincia dice no.

«La Provincia di Rieti era e resta contraria all’impianto di pirolisi in progetto a Vazia. Abbiamo già fornito alla Regione il nostro parere negativo e lo ribadiremo nella Conferenza dei servizi del prossimo 15 giugno, quando saremo presenti sia io che il responsabile dell’ufficio tecnico provinciale». Il numero uno di Palazzo d’oltreVelino, Mariano Calisse, ribadisce la netta posizione dell’ente, il giorno dopo l’intervista pubblicata da Il Messaggero a Giovanni Sella, legale rappresentante della società Ecologic World che ha sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale della Regione l’impianto di pirolisi da installare in via Fornaro a Vazia, in funzione del quale la Ecologic ha già acquistato la struttura che dovrebbe essere deputata ad ospitarlo.

Soluzione per il Reatino
La Provincia nel frattempo lavora al Piano provinciale dei rifiuti, che dovrà raccogliere le linee guida dell’omologo regionale e dotare finalmente il territorio reatino di una propria identità, identificando in maniera chiara aree idonee e non per la realizzazione degli impianti di trattamento dei rifiuti. «E’ un piano mancante da anni e che l’ente è obbligato a redigere – spiega Calisse - Abbiamo terminato la sezione cartografica e georeferenziata e stiamo inserendo quella vincolistica. Terminata in una quindicina di giorni quest’ultima parte, inizierà la valutazione del volume di produzione dei rifiuti per ogni singolo Comune. Dopodiché avremo tutti i dati per passare alla zonizzazione, cioè decidere dove si potranno posizionare determinati tipi di impianti sulla base dei rifiuti che lavoreranno».
La Ecologic World sostiene che sia «atipico avere una casa all’interno del nucleo e non un’azienda che deve fare industria».
«Lo so, non è giusto che ci siano case a ridosso del nucleo industriale ma oggi questa è la situazione reale e dobbiamo innanzitutto salvaguardare la salute pubblica da un punto di vista psico-fisico. Poi troveremo altri luoghi dove far sorgere gli impianti».
Quali saranno i vincoli per il territorio reatino?
«Aldilà dei vincoli regionali imposti dalla Sovrintendenza, ne inseriremo di più stringenti all’interno dei centri abitati per risolvere definitivamente il problema di Vazia e di distanza dalle aree protette, creando corridoi a tutela dell’impatto civile e ambientale. In accordo con gli enti locali andranno però individuati dei luoghi dove poter collocare gli impianti per il trattamento dei rifiuti, perché il territorio ne ha bisogno, ma senza che ci siano più interventi netti per decidere dove piazzarli, come ora. Fermo restando che l’impianto di Casapenta è riservato all’indifferenziato, serviranno strutture per la lavorazione del differenziato, così da chiudere il circolo di trattamento nel Reatino. Per l’estate conto di riuscire ad avviare la fase di raccordo con i Comuni, condividendo una bozza del Piano che tutti dovranno conoscere. L’applicazione vera e propria avverrà invece non appena la Regione darà il parere positivo dopo aver sottoposto il Piano alla valutazione di impatto ambientale».
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