Rieti, la mensa nella sede temporanea in via Sant'Agnese

La mensa
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 00:10

RIETI - La Mensa di Santa Chiara trova temporaneamente ospitalità negli spazi dell’emergenza abitativa di proprietà del Comune di Rieti, in via Sant’Agnese. È la soluzione individuata, per ora, dall’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Giovanna Palomba, dopo l’annuncio dell’addio da parte della direttrice Stefania Marinetti e dei volontari, venerdì scorso, alla storica sede di via San Francesco, a causa del porticato ormai inagibile: un nuovo spazio, quello di via Sant’Agnese, che a questo punto potrebbe diventare anche la sede definitiva della mensa, in attesa che terminino i lavori di ristrutturazione all’ex Seminario di via Terenzio Varrone.

I passaggi.

Lo spazio di via Sant’Agnese è la soluzione temporanea della quale il Comune è andato in cerca subito dopo la notizia dell’uscita della mensa dalla sede di via San Francesco. Al momento, la distribuzione dei pasti giornalieri prosegue a “portar via”, ovvero un sacchetto contenente un panino o pizza, della frutta e una bottiglia d’acqua che le persone bisognose possono ritirare ogni giorno nello spazio dell’emergenza abitativa. «La rete solidale attivata dal Comune, grazie al supporto di attività imprenditoriali locali e delle associazioni del terzo settore, ha consentito di non interrompere la distribuzione dei pasti alle persone che ne hanno bisogno - spiega Palomba. - Al contempo, stiamo verificando la possibilità che la sede dell’emergenza abitativa di via Sant’Agnese possa ospitare una cucina: se l’installazione sarà tecnicamente possibile, allora potrà essere ripristinato anche uno spazio destinato alla refezione in loco, offrendo di nuovo la possibilità di fornire pasti caldi e non più sacchetti a portar via». Il tutto, naturalmente, in attesa che terminino i lavori di rifacimento dell’ex Seminario, una soluzione attesa da mesi da parte della Mensa ma che, a causa di una serie di ritardi, non ha ancora visto la luce. L’ultimo sopralluogo del vescovo, Domenico Pompili, alla nuova “Casa della carità”, insieme a progettisti, impresa esecutrice e responsabili del cantiere, risale a sabato scorso: il piano terra dell’immobile, situato a piazza Oberdan, accoglierà le attività caritative della diocesi, sistemando in modo organico gli uffici della Caritas con il centro d’ascolto, la mensa dei poveri, le docce e altri servizi rivolti alle persone in difficoltà. L’inizio del trasloco della Caritas dagli attuali locali del vicino Palazzo Ricci è previsto a ottobre, mentre la messa a regime della struttura dovrebbe essere completata entro l’anno. L’accesso ai servizi caritativi avverrà dagli ingressi situati sotto l’arco del Seminario, attraverso due sale adibite all’esposizione di opere d’arte: superati questi spazi si apre il refettorio, dove verrà svolto il servizio, reso possibile anche dall’allestimento di nuove e moderne cucine.

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