RIETI - Oggi è il Giorno del Ricordo, che commemora le vittime delle foibe e ricorda l’esodo giuliano-dalmata. Di prossima uscita, “Dalle foibe a Rieti. La periferia dell’esodo giuliano-dalmata”, il nuovo libro del reatino Daniele Scopigno. Scopigno, funzionario del Ministero della Cultura, ha messo in atto un meticoloso lavoro di ricerca, inevitabilmente rallentato a causa dell’emergenza Covid, che ha avuto come punto di partenza la documentazione dell’Ufficio di Gabinetto della prefettura di Rieti, custodita nei locali dell’Archivio di Stato cittadino. «La ricerca riguarda le vicende degli esuli dalle terre istriane, giuliane e dalmate che hanno interessato anche le aree interne italiane, come la provincia di Rieti e che ho definito la periferia dell’esodo», dice l’autore. Il volume permette di ricostruire le presenze, i dati e le storie di uomini, donne e bambini che giunsero in Sabina a seguito dei tragici fatti del confine orientale d’Italia.
La ricerca. Oltre che sulle preziose fonti dell’Archivio di Stato di Rieti, la ricostruzione si sviluppa attraverso la consultazione e l’uso dei documenti conservati presso la presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Archivio centrale dello Stato. «Ci sono voluti circa due anni di ricerche, ma la ricomposizione dei tasselli ha trovato una forma e ho ricostruito quelle vicende degli anni 1943-1958.