L’evento, organizzato dalla Pro Loco di Casaprota sarà coordinato da Giancarlo Cantonetti.
Secondo gli organizzatori il libro “è una testimonianza diretta di chi ha affiancato i giudici Falcone e Borsellino e il loro pool nella lotta alla mafia, infatti l’allora capitano Pellegrini fu il comandante della sezione Antimafia di Palermo e come uomo di fiducia del pool portò a compimento le più importanti indagini nei confronti Cosa Nostra”.
“Avendo tanta documentazione - ha raccontato il generale - ho voluto scrivere un romanzo che non vuole essere un saggio sulla mafia, ma una rilettura reale di quegli anni, dall’81 all’’85 quando ero a capo della sezione Antimafia dell’Arma dei carabinieri, oggi Anticrimine, che lavorava a stretto contatto con il pool di Falcone. Questo libro è il modo per ricordare tante vittime di cui non si parla mai”.
A Casaprota, oggi, porterà la sua testimonianza, i suoi ricordi, e la consapevolezza che tanto è stato fatto e tanto di più si poteva fare. “Di quegli anni ricordo - ha continuato Pellegrini - tanti episodi tristi. Un grande dolore nel perdere amici come il giudice Falcone con i quali avevo rapporti quotidiani, strettissimi. Rimane un grande amaro in bocca per quello che, al di là dell’esemplare sentenza del maxiprocesso, si poteva fare se non ci avessero messo i bastoni fra ruote. Sono stati anni di duro lavoro, di amarezze, difficoltà e di qualche soddisfazione morale”.
E oggi il generale li condividerà con la platea di Casaprota.
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