A muoversi, dopo l’ultima denuncia inoltrata a fine agosto dall’Ascom e dall’Associazione albergatori, è stato il settore Urbanistica e Attività produttive del Comune, che nei giorni scorsi ha ordinato la chiusura dell’ex convento e ha avviato un procedimento per abuso edilizio.
Tutto ciò sulla base dei sopralluoghi e dei verbali della polizia municipale e dei carabinieri del Nas di Viterbo, che avevano potuto constatare le attività effettivamente svolte a Sant’Antonio al Monte e il fatto che fossero sprovviste delle necessarie autorizzazioni amministrative. Ordinanze e sanzioni sono state comminate sia alla reatina «Tre T Eventi» che gestisce la struttura che ai Frati Minori, proprietari del complesso.
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