A Cittaducale le celebrazioni in onore del Milite Ignoto

La cerimonia
di Daniela Melone
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Giovedì 4 Novembre 2021, 18:46

RIETI - Commemorare i caduti di tutte le guerre e celebrare le forze armate, l'unità nazionale e il centenario della transazione del milite ignoto, cittadino onorario di Cittaducale.

È l’obiettivo di una serie di iniziative che il Comune angioino ha voluto organizzare, per ricordare il sacrificio di chi ha lottato e lotta per il nostro Paese.

A Santa Rufina, in piazza del Popolo, al cospetto del monumento ai caduti, si è svolta una cerimonia semplice, ma emozionante, che ha visto insieme al sindaco Leonardo Ranalli, rappresentanti delle autorità civili e militari, il parroco don Emmanuele Dell’Uomo D’Arme, rappresentanti degli Alpini, dei Bersaglieri e studenti dell’Istituto Comprensivo “Valle del Velino” accompagnati dai docenti e dalla professoressa Giraldi che ha dato il via ad un percorso di studio e approfondimento della storia, anche locale.

“Ringrazio il Comune di Cittaducale – ha detto Stefania Santarelli, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Valle del Velino - per aver coinvolto i ragazzi in questa ricorrenza, offrendo loro la possibilità di vivere e conoscere la storia del nostro paese”

Gli studenti hanno realizzato in classe girandole tricolori, che hanno fatto sventolare intonando l’Inno d’Italia e “Addio mia bella addio”, davanti agli occhi commossi dei più anziani. 

“Abbiamo voluto dedicare un pensiero a quanti hanno lottato per la democrazia del nostro Paese e a chi lo ha fatto senza avere l'onore del riconoscimento” ha commentato il sindaco Ranalli ringraziando l’istituto scolastico per l’importante percorso avviato per far tesoro di quanto di buono fatto dai nostri connazionali in nome della libertà e della democrazia.

Roberto Giannursini, presidente interregionale per l'Italia centrale e Sardegna dell'associazione nazionale bersaglieri, ha ricostruito un pezzo importante di storia locale. “Commemoriamo – ha detto – anche i militi ignoti e dispersi di santa Rufina, che sono quattro.

C’è Rinaldo Campanelli, bersagliere morto combattendo a 21 anni e sepolto tra gli ignoti. Rocco Cesarei, morto nel 1915 all’età di 31 anni, Felice Cruciani, ucciso a 21 anni il cui corpo non è stato mai trovato e Pietro Falcone, 22enne, che è stato il primo caduto in guerra di Santa Rufina, anche il suo corpo non è stato mai trovato”.

“Dobbiamo essere grati a tanti fratelli che hanno donato la vita affinché noi oggi avessimo la pace – ha commentato il parroco - Sono persone ignote a noi, non è importante conoscere la loro identità, ma il bene che hanno fatto, in un mondo che ha ancora bisogno di pace”.

Oggi, 4 Novembre, l'Amministrazione ha onorato i caduti presso i monumenti dell'intero territorio. Domani l'appuntamento è a Cittaducale per la deposizione della corona in Piazza del Popolo, mentre sabato comincerà l'inaugurazione dei monumenti realizzati dallo scultore Felice Rufini in memoria del Milite Ignoto, a partire da quelli del capoluogo e di Santa Rufina per poi proseguire nei giorni successivi, presso i cimiteri del territorio.

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