Rieti, un viaggio nelle città
ideali italiane con Isman

Fabio Isman
di Monia Angelucci
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Venerdì 4 Marzo 2016, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 19:06
RIETI - Nelle librerie è approdato da poco più di un mese, ma già ha conquistato il primo posto nella classifica Ibs dei libri più venduti di architettura e urbanistica. Stiamo parlando di «Andare per le città ideali», l'ultimo lavoro di Fabio Isman, scrittore e giornalista, appassionato e profondo conoscitore di arte e cultura, cui si dedica da sempre, firma storica de Il Messaggero. Oggi, in città, la presentazione del libro (edizioni Il Mulino, Bologna), organizzata dall'Ordine degli Architetti di Rieti e Provincia, alle 18, presso la propria sede, a Palazzo Dosi (in piazza Vittorio Emanuele II). L'iniziativa è rivolta non solo agli iscritti (per i quali varrà come formazione), ma a quanti vorranno farsi prendere per mano dall'autore per incamminarsi in questo affascinante itinerario, tutto italiano, tra i «piccoli gioielli architettonici nati dall'utopia».

IL PERCORSO
Un viaggio nella nostra Italia per scoprire quelle «città ideali dalla struttura geometrica regolare, frutto di visioni laiche o di esoteriche cosmogonie». Nel libro di Isman, si «vola» lungo lo Stivale, toccando Palmanova o Aquileia, in Friuli Venezia Giulia, ma anche Pienza in Toscana e Sabbioneta, nel Mantovano, in Lombardia. Progetti di epoche diverse, ma originali, che hanno sviluppato, con caratteristiche differenti, il concetto di «città ideale». «L'itinerario», che prende corpo e si snoda in quelle 144 pagine, «va dalla quadristellata Terra del Sole, voluta da Cosimo I de' Medici nel 1546 in Romagna, ad Acaya, in provincia di Lecce; da San Leucio, frazione di Caserta, alle città-operaie Crespi d'Adda e Solvay a Rosignano; dalle città «di fondazione» fascista, negli anni '30 del Novecento, come Latina e Sabaudia nel Lazio, Arborea e Fertilia in Sardegna, al recente «sogno» della Scarzuola in provincia di Terni». Di questo affascinante viaggio tra le città ideali, l'autore ne parlerà con il giornalista Simone Fioretti, moderatore dell'incontro, e con l'architetto Elena Rapetti, segretario dell'Ordine di Rieti. «Questa è la prima di una serie di iniziative che l'Ordine degli Architetti di Rieti - spiega il vice presidente dell'Ordine, Stefano Eleuteri, che ha curato l'organizzazione dell'evento - intende promuovere a Rieti, nella convinzione che l'Ordine possa fungere da catalizzatore per iniziative culturali di riflessione sull'arte ed essere veicolo per dare spazio e risalto alle energie positive della città».
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