Andare per le città ideali, a Latina la presentazione del libro di Fabio Isman

Il circolo cittadino a piazza del Popolo, uno dei palazzi di Fondazione
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Mercoledì 9 Marzo 2016, 12:51
Arborea, Fertilia, Palmanova, Aquielaia, Sabbioneta: luoghi in apparenza lontani tra loro, ma più vicini di quanto non si immagini. Città sorte da un disegno utopico cui anche Latina appartiene, facendola rientrare a pieno titolo tra quelle “città ideali” raccontate dal giornalista Fabio Isman nel suo ultimo saggio “Andare per le città ideali” pubblicato da Il Mulino. 

Il libro sarà presentato oggi, alle 17, presso la libreria Feltrinelli di Latina. All’incontro   parteciperanno, oltre all’autore, il consigliere regionale Enrico Forte, la dottoranda in antropologia Elena Miltiadis e l’architetto Matteo Coluzzi. A moderare sarà il giornalista Vittorio Buongiorno.

«Da sempre il tema della città ideale – sottolinea Forte, che è il candidato sindaco del Pd  alle prossime amministrative del capoluogo -  ha appassionato cittadini, studiosi e politici, in una continua ricerca del luogo privilegiato all’interno del quale collocare le vite delle persone e non soltanto da un punto di vista urbanistico ed architettonico. La città deve essere anche un insieme di luoghi e spazi da condividere appieno e dei quali appropriarsi completamente. Mai come oggi questo tema risulta attuale e induce a porsi interrogativi sul futuro di Latina e sulla possibilità di recuperare edifici, piazze, aree dimenticate restituendo loro identità, vivibilità e contemporaneità».

«Il capoluogo pontino, così come Sabaudia scelta anch’essa da Isman, rientra a pieno titolo nel circuito delle 'città ideali' italiane con i suoi luoghi caratterizzati da forti strutture geometriche - dice Forte - Un angolo del nostro paese nato da una 'visione', da un progetto che l’ha resa unica ed ancora pienamente riconoscibile. Fabio Isman ce le racconta entrambe, rammentando come sono nate e ricordandoci come rappresentino una parte importante del patrimonio di una Italia la cui storia va riscoperta, compresa e salvaguardata. Latina - conclude Forte - è figlia di una utopia, di uno spirito che guardava al futuro e che necessariamente va recuperato. La più importante tra le città di fondazione ha impresso un timbro riconoscibile a tutte le altre, e adesso si può fare lo stesso: Latina dovrà essere presa ad esempio per la capacità di rigenerarsi, non solo nei luoghi, ma soprattutto nello spirito della sua comunità». 
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