Rieti, regolarizzazione delle occupazioni nelle case popolari: ecco le regole

Ater
di Samuele Annibaldi
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Mercoledì 14 Ottobre 2020, 23:34

RIETI - Regolarizzazione delle occupazioni nelle case popolari. Dopo che la Giunta regionale del Lazio ha approvato la delibera che dà attuazione alla sanatoria per le famiglie che hanno occupato una casa popolare, le sedi del Sunia-Cgil di Rieti e Poggio Mirteto spiegano i dettagli e si mettono a disposizione di coloro i quali debbono sanare la propria situazione. Va detto che si tratta di una sanatoria epocale e riguarda tutti coloro che, alla data del 23 maggio 2014, occupavano senza titolo alloggi di edilizia residenziale pubblica.

La data
La data del 23 maggio 2014 segna uno spartiacque infatti perché il giorno dopo ci fu l'approvazione della cosiddetta Legge Lupi (quella sull'emergenza abitativa), che impedisce agli occupanti di ottenere la residenza e la regolarizzazione. Per chi ha i requisiti, presso le sedi Sunia-Cigl di Rieti e Poggio Mirteto sarà possibile ricevere assistenza per compilare le domande. Vista la situazione, il Sunia invita sin da ora, anche se c'è tempo fino al 27 febbraio 2021, a prendere appuntamento presso una delle sedi disponibili. I recapiti sono: 0746/1732741 oppure 346/1866759 o 338/9891385. La richiesta di regolarizzazione potrà essere inviata al Comune dove è ubicato l'alloggio e all'Ater di competenza fino alle ore 24 del 27 febbraio 2021.

Potrà essere inviata direttamente dall'interessato, tramite raccomandata o Pec, oppure ricorrendo alla consulenza di Caf, sindacati, patronati e comitati degli inquilini. Gli inquilini dovranno dimostrare di aver occupato l'alloggio prima del 23 maggio 2014 e, per comprovarlo, i diretti interessati dovranno allegare un documento come il certificato di residenza o il verbale della polizia locale. Chi otterrà la sanatoria dovrà pagare una cifra pari al canone Erp, calcolato in base al reddito, per il periodo dell'occupazione dell'alloggio, per un massimo di cinque anni. Con una sanzione di 200 euro mensili, per la fascia di reddito più bassa, ridotta del 10 per cento per i nuclei familiari in cui siano presenti minori o del 20 per cento qualora siano presenti minori con disabilità. Chi presenta la domanda per la sanatoria dovrà dichiarare di non essere proprietario o di non poter utilizzare altri alloggi adeguati alle esigenze del nucleo familiare sul territorio dove si trova l'alloggio occupato, di non avere avuto assegnati alloggi realizzati con contributi pubblici o di non aver realizzato abusi all'interno dell'immobile abitato senza titolo.

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