Terni. Ater, quote non pagate bloccati gli ascensori «Prigionieri in casa»

Terni. Ater, quote non pagate bloccati gli ascensori «Prigionieri in casa»
di Monica Di Lecce
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Domenica 10 Marzo 2024, 16:39

Una prima, piccola, toppa è stata messa ma il problema delle manutenzioni ordinarie negli alloggi dell'Ater resta e il rischio di "fermare" gli ascensori è tutt'altro che scongiurato. Dopo il grido d'allarme lanciato nelle scorse settimane da Manlio Alcini, presidente regionale dell'Anaci, circa la mancanza di liquidità degli amministratori dei condomini Ater, c'è stato un incontro tra questi e l'azienda. L'Ater, stando a quanto denunciano gli amministratori, avrebbe accumulato nei loro confronti quasi un anno di ritardo nel versamento delle quote.

Uno stallo, apparentemente inspiegabile, che ha comportato una progressiva contrazione della liquidità degli amministratori che, arrivati quasi con le casse vuote, rischiano di non riuscire a pagare i fornitori con la conseguenza di dover fermare le manutenzioni ordinarie: ascensori, illuminazione, impianti di riscaldamento. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: considerando che si tratta per la maggior parte di immobili abitati da persone anziane o disabili, il rischio che possano rimanere "prigionieri" in casa è concreto. Il problema nel Ternano riguarderebbe una trentina di condomini ma il dato potrebbe essere sottostimato. Una soluzione parziale è arrivata dall'incontro che si è tenuto nelle scorse settimane. Presenti gli amministratori di condominio da tutta l'Umbria visto che, a quanto pare, il problema non riguarderebbe solo Terni. Una riunione che è servita a riannodare una interlocuzione che si era fermata da mesi.
«L'Ater dice Manlio Alcini si è impegnata a pagare le quote per gli alloggi sfitti, mentre resta aperta la partita delle morosità». Una prima, piccola, boccata d'ossigeno che però, almeno in un caso a Terni, è stata sufficiente a riattivare un ascensore in un condominio che era stato fermato per l'impossibilità di pagare la manutenzione. Se da una parte gli amministratori di condominio incassano il risultato di aver sbloccato la situazione e aver riavviato un'interlocuzione, dall'altra c'è la consapevolezza che il problema è tutt'altro che risolto e che la strada è ancora lunga. «Le morosità al momento non saranno saldate prosegue Alcini l'Ater dovrebbe fare prima una ricognizione sugli inquilini, su quelli assistiti dal Comune e quelli a cui eventualmente dare lo sfratto».
Sul fronte invece della manutenzioni straordinarie è ormai noto che è in corso un braccio di ferro tra Comune e Ater. L'amministrazione Bandecchi di recente ha attivato l'Usl Umbria 2 che, in seguito a un sopralluogo in un alloggio dove erano stati segnalati umidità, muffe, distacchi degli intonaci nei muri interni, ha proposto "che la casa venga resa inagibile; l'abitazione non possiede i requisiti minimi di abitabilità". In questa circostanza l'assessora alle manutenzioni, Mascia Aniello, ha rimarcato che «l'Ater sarà costretta a provvedere coercitivamente ed entro pochi giorni dalle ordinanze comunali, essendo formalmente inadempiente rispetto ai propri impegni istituzionali».

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