Case popolari Frosinone, più della metà degli inquilini non paga: 45 milioni di morosità. Il nuovo piano di recupero

Si potrà pagare a rate in base al debito maturato e versando un acconto

Case popolari Frosinone, più della metà degli inquilini non paga: 45 milioni di morosità. Il nuovo piano di recupero
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 20 Febbraio 2024, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 14:26

Il canone per gli alloggi popolari? In provincia di Frosinone Lo paga a malapena un inquilino su due. Ed è così da anni, anzi da sempre. Una situazione che ha creato una voragine nel conti dell'Ater, al punto da esporre l'azienda pubblica sull'orlo del dissesto e comunque con gravissime difficoltà nel fare fronte alle spese di manutenzione.

Ora il commissario straordinario Antonello Iannarilli, scelto dalla Regione Lazio per rimettere in carreggiata l'azienda, ha varato un nuovo piano per fare fronte all'emergenza morosità.

Anche i predecessori di Iannarilli ci avevano provato, ma senza successo. 

Nel 2020 l'allora commissario Sergio Cippitelli aveva adottato un regolamento che prevedeva l'abbattimento di una parte del debito dal 10 al 30% in caso dell'estinzione della somma dovuta in un'unica soluzione e dal 5 al 20% in caso di rateizzazione e pagamento di un acconto.

Il piano, però non deve aver sortito gli effetti sperati. Almeno a giudicare dai numeri emersi dalla relazione stilata da una società esterna, la Kreston GV Italy spa, in base ai dati forniti dagli uffici dell'Ater. Ebbene è emerso che la morosità riferita gli utenti ordinari è pari mediamente al 60%. Più della metà non paga. Percentuale che arriva al 70% per i locali commerciali, mentre non paga nessuno di coloro che occupano abusivamente gli alloggi popolari.

I CANONI

E così negli anni nel complesso la morosità per i canoni nell'Ater di Frosinone ha raggiunto la cifra stratosferica di 45 milioni di euro. L'importo dei canoni va da un minino di 8-9 euro (è tra i più bassi d'Italia) ad un massimo di oltre 200 euro al mese. La cifra varia in base al reddito degli inquilini e alla grandezza degli alloggi. A canone minimo si trovano circa 2000 alloggi a fronte di un patrimonio complessivo di circa 7mila unità abitative.

Come venirne a capo? Il commissario Iannarilli, sin dal suo insediamento, ha fatto capire che intende andare a fondo alla questione. Ci riuscirà? Non sarà semplice, anche perché tante situazioni si trascinano dagli anni che furono e le somme sono diventate inesigibili.

COME FUNZIIONA IL PIANO A RATE

Ma per le somme, sempre elevate, che possono essere ancora riscosse è stato varato ora un nuovo piano per l'estinzione agevolata mediante la rateizzazione. Il piano riguarda le morosità maturate al 31 dicembre 2019. Ecco cosa prevede: il pagamento in 12 rate per importi inferiori ai mille euro; 24 rate per importi compresi tra i mille e i 2mila euro; 36 da 2.000,01 a 3mila euro; 48 da 3.000,01 a 4mila euro; 72 da 5000, 01 a 6mila euro; 84 da 6.000,01 a 7mila euro; 96 da 7.000,01 a 8mila euro; 108 da 8.000,01 a 9mila euro; 120 per importi superiori ai 9mila euro.

Per accedere al piano di estinzione agevolata bisogna versare un acconto da minimo del 10% a un massimo del 50% calcolato in base alle fasce di reddito. Inoltre bisogna stare in regola con il pagamento del canone dell'anno in corso.

Alla rateizzazione viene applicato un tasso di interesse legale e il mancato pagamento di una sola rata comporta la risoluzione della transazione. E quindi l'avvio del recupero coattivo delle somme e in caso di ulteriore inadempienza le procedure per il rilascio dell'immobile. Ma lo sfratto dagli alloggi popolari per morosità è una misura estrema sempre complessa da mettere in pratica.
 

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