E poi? Cosa succederà dopo il 1° gennaio, quando cioè saranno terminate le due settimane di "riposo forzato"? Semplice: Garofalo tornerà a completa disposizione del club e già il 2 gennaio 2020 si ripresenterà in tenuta da lavoro (tuta, scarpini e cronometro) mettendosi a disposizione della società, che nel frattempo però deve capire come gestire la questione, visto che Garofalo è tesserato come prepatatore atletico professionista di prima squadra e che, solo le sue dimissioni volontarie o un eventuale esonero consentirebbero al club di poterne tesserare un altro, tant'è che di Piergallini, per il momento, non c'è alcuna nota ufficiale sul suo tesseramento.
Ora, però, una domanda sorge spontanea: con tutto rispetto per Oscar Piergallini, ma con una società in ristrutturazione e con una situazione economica tutt'altro che florida, al netto del fatto che Garofalo difficilmente mollerà la presa "accontentandosi" di una buonuscita, perché non continuare con lui ed evitare - perché l'epilogo più probabile è quello - di ritrovarsi con due preparatori atletici a libro paga? La risposta dopo il 2 gennaio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA