La verità di Curci: «Ecco come
è fallita la trattativa per rilevare
il 50% del Fc Rieti». Mistero
su cui dovesse rilevarlo

Il patron Riccardo Curci
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Domenica 6 Agosto 2017, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 19:32
RIETI - In una lunga nota stampa il presidente del Football Club Rieti Riccardo Curci cerca di dare la sua versione sulla lunga trattativa che avrebbe dovuto portare il Rieti in serie C tramite il ripescaggio. Il nuovo socio che avrebbe dovuto pagare il fondo perduto, però, non si è mai palesato, con la domanda che è stata rigettata e i tifosi che sono rimasti delusi per questo salto di categoria che non è arrivato. Il numero uno amarantoceleste tuttavia non fa i nomi di coloro con cui è stato in trattativa per così tanto tempo. Spiegazioni fortemente chieste dai tifosi ma che lasciano ancora forti dubbi e soprattutto non palesano il nome di chi ha illuso la tifoseria e il patron stesso.

LA NOTA

«Sono fortemente dispiaciuto e altrettanto deluso per come sono andate le cose, capisco l’amarezza e la delusione dei tifosi perché stavolta il traguardo era davvero vicino ma, credetemi, il primo ad essere rammaricato sono proprio io. Avrei potuto festeggiare un compleanno particolare ed invece mi sono trovato a dover metabolizzare un colpo davvero difficile da mandare giù.

E’ stata una trattativa che è andata avanti per un mese abbondante, nel corso del quale i soggetti che hanno manifestato la volontà di rilevare il 50% della proprietà di Fc Rieti srl avrebbero garantito alla società un rafforzamento economico e una continuità di gestione importante considerata la caratura del personaggio che avrebbe dato lustro all’intera operazione del quale non rivelerò l’identità per una questione di rispetto. Dopo i primi colloqui conoscitivi, il 17 luglio le parti erano molto vicine all’accordo, tant’è che venerdì 28, non appena abbiamo depositato la domanda di ripescaggio in Lega, corredata dall' assegno circolare a copertura della tassa d’iscrizione e le due fidejussione bancarie richieste, sono stato contattato personalmente dall’intermediario del potenziale socio, che mi avvisava del fatto che tra il sabato e la domenica seguenti ci saremmo incontrati per sottoscrivere il preliminare dell’accordo.

Trascorso il fine settimana senza aver ricevuto notizie, dal giorno seguente ho iniziato a chiedere con insistenza di poter aver lumi e di capire quanto e come chiudere questa trattativa visto che di tempo a disposizione ne rimaneva davvero poco: a tali mie richieste è sto fornito riscontro solo nella notte tra il 3 e il 4 agosto. In un primo momento mi si avvisava del fatto che si era appena conclusa la riunione per l’acquisizione delle quote societarie salvo poi (rimasto in piedi tutta la notte) alle 4,33 mi veniva comunicato che pur avendo fatto tutto quello che serviva per rilevare parte del club, erano state sospese le operazioni di acquisizione.
Purtroppo non aver vinto il campionato lo scorso anno ci ha costretto a fare i conti con le richieste della Lega in merito al contributo a fondo perduto di 300.000 mila euro (cifra indispensabile per poter tentare il ripescaggio in serie C). 

Non sfuggirà ai più che in tempi non sospetti – il 21 maggio subito dopo la vittoria del play off contro il L’Aquila – avevo già  sottolineato con franchezza che per sostenere un campionato professionistico ci sarebbe voluto il sostegno di un partner al mio fianco.

A questo punto voltiamo pagina e concentriamoci sulla serie D facendolo con la stessa determinazione mostrata nelle ultime due stagioni e cioè lottando per le posizioni di vertice, grazie al sostegno e alla bravura del nostro direttore generale Pierluigi Di Santo, il quale ha già individuato gli elementi necessari per ricostruire una squadra di assoluto valore.  Nelle prossime ore ricomporremo lo staff tecnico ed arriveranno i primi calciatori a rinforzare ulteriormente una squadra che, a mio avviso, dispone già di un’intelaiatura di base importante. Ai tifosi chiedo comprensione e soprattutto vicinanza: mi rendo perfettamente conto della delusione (difficile da metabolizzare), ma lo ripeterò fino alla noia, il primo ad esserci rimasto male sono stato proprio io, consapevole di ciò che i nostri sostenitori stavano vivendo.

Per mio conto (sin da ora e come sempre), garantisco il massimo sforzo e confido nel raggiungimento dei migliori risultati».
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