Al di la delle prime reazioni a caldo, formulate dopo l’assemblea di sabato scorso nella quale alcuni cittadini e il comitato «No Compost Salisano» avevano mostrato forti perplessità, è di ieri la presa di posizione del consigliere regionale Fabio Refrigeri che ha spiegato che «per l’azione della Comunità montana e del Comune, come era doveroso che la Regione facesse, si è finanziato il tipo di intervento proposto, ma qualora emergesse da parte del comune di Salisano e della Comunità montana, la volontà di non realizzare l’impianto, o di realizzarlo altrove, ne prenderemo atto».
LO STOP
Dal Comune di Salisano intanto, il sindaco Gisella Petrocchi ha licenziato una nota con la quale ribadisce che «non è stata firmata autorizzazione alcuna da parte dell’amministrazione in merito alla proposta da parte della Comunità montana di realizzare un impianto di compostaggio a Salisano. Al momento, non ci sono le condizioni, anche per la mancanza di un progetto concreto da sottoporre all’amministrazione, per dare parere favorevole alla realizzazione di tale impianto. Come sindaco di Salisano, ben consapevole dell’eventuale impatto che sul territorio del Comune potrebbe avere l’impianto, nel recepire le istanze contrarie già manifestate da parte dei cittadini, ho già chiesto al presidente della IV Comunità montana la convocazione urgente dei sindaci dei Comuni interessati al progetto, al fine di valutare le varie posizioni riguardo la realizzazione dell’impianto, stante la rilevanza rivestita dallo stesso a livello intercomunale».
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