Rieti, l'impianto a biogas a Salisano
in Comune tutti sulla stessa linea:
al momento nessuna autorizzazione

RIETI - Sul centro di compostaggio in grado di produrre biogas e che dovrebbe sorgere nei locali di una struttura in origine destinata a ospitare un mattatoio, attualmente al centro del dibattito in Bassa Sabina, interviene il vicesindaco del Comune di Salisano, Cristiano Ranieri. Raniera conferma quanto dichiarato a Il Messaggero dal sindaco Gisella Petrocchi, la quale aveva spiegato di essere estranea al progetto e di non aver firmato o autorizzato nulla al riguardo, ribadendo di aver partecipato ad una giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina per partecipare al bando regionale per le misure a favore delle attività di compostaggio, ma di non aver mai firmato in nome del Comune di Salisano convenzioni o progetti seppur preliminari di alcun genere.

«L’istanza per ottenere finanziamenti del progetto – spiega Ranieri - non è stata presentata da Salisano ma dalla Comunità montana Sabina insieme all’Unione dei Comuni Bassa Sabina e all’Unione dei Comuni Nova Sabina. Giova ricordare che oltre al sottoscritto, il sindaco Petrocchi, fa parte del’Unione dei Comuni della Bassa Sabina anche il consigliere di minoranza di Salisano Giuseppe Tibaldeschi il quale in questi mesi ha scelto la linea del silenzio assenso come Federico Zuccari sempre della minoranza, che è al contempo consigliere della Comunità montana. Il Comune di Salisano e i suoi amministratori stanno dimostrando sensibilità in materia di ambiente e paesaggio e sono fermi nelle loro posizioni».

«Al contrario - aggiunge il sindaco Gisella Petrocchi - ci sembra che l’atteggiamento da Ponzio Pilato nei confronti di questo progetto lo dimostrano ad oggi gli amministratori dei 20 Comuni coinvolti nel bando, che non si sono ancora espressi a riguardo e che stanno paradossalmente portando avanti una campagna contro l’impianto biogas di Ponzano».