Durante gli accertamenti di rito, emergeva che l’attività veniva condotta in totale assenza della prescritta autorizzazione agli scarichi industriali, determinandosi così un’illecito smaltimento delle acque derivanti dai lavaggi, contenenti sostanze comunque pericolose quali: detergenti e solventi utilizzati dall’impianto stesso, ma anche tutti i residui presenti sui veicoli (sfrido dei freni, idrocarburi, olii, ecc), che venivano immesse direttamente nel corpo recettore.
Constata la palese violazione alla normative vigenti in materia, i carabinieri forestali, procedevano al sequestro dell’autolavaggio e al deferimento del titolare, di origine egiziana ma residente in provincia di Roma, alla Procura della Repubblica di Rieti.
Durante i controlli, veniva anche accertato l’impiego di un operario, addetto alle operazioni di lavaggio, non in regola con la normativa sul lavoro e già destinatario di un provvedimento di espulsione. Per l’operario sono scattate le procedure di rito che porteranno all’invitabile allontanamento dall’Italia
Oltre ai reati di natura penale, al titolare dell’impianto verranno comminate anche sanzioni amministrative, come quella derivante dalla riscontrata assenza del registro di carico e scarico dei rifiuti (quantificabile in alcune migliaia di euro), oltre a quanto di competenza dell’Ispettorato dl Lavori per ’impiego di manodopera irregolare.
I controlli da parte dei Carabinieri forestali e a tutela dell’ambiente da qualsivoglia forma di aggressione sono quotidianamente in corso.
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