IL MURO
Tortona schiera sotto canestro un muro: l’ex argento olimpico di Atene, Garri (2.07), Brooks (2.02) e Iannilli (2.07). In regia, invece c’è la promessa Spissu (1995), coadiuvata da Simoncelli. Invece il compito di aprire le difese tocca a Marks, Reati e Bianchi. Ognuno copre ruoli ben definiti e sono pochi gli ibridi a giostrare su più posizioni.
IL VETERANO
“Anche per noi – commenta Garri – non sarà facile. Rieti è in forma i recenti risultati lo confermano. All’andata lottò due quarti prima di cedere - 73-60 ndr. – ma domenica sarà meno scontata, come tutto il girone ovest in cui pure chi eviterà i playout dovrà tenere una media quasi da qualificazione ai playoff”. Per Garri sarà la sua terza volta a Rieti: “Giocai due volte al PalaSojourner in A1. La prima con la Virtus Bologna e la seconda con Biella. Perdemmo in entrambe le occasioni e giocammo in un clima assai caldo. So già cosa aspettarmi”. Se può essere di buon auspicio, nella stagione di Biella la Nuova Sebastiani vinse pure all’andata. Tortona è favorita: “Solo in teoria – precisa prudentemente l’ex nazionale – Le squadre hanno caratteristiche diverse. Noi siamo molto fisici, Rieti è più leggera, vari giocatori possono coprire più ruoli, e può giocare con quintetti un po’ atipici creando problemi. Gli stranieri sono sempre nelle prime posizioni nelle rispettive categorie, mentre tra gli italiani il mestiere di Parente e Feliciangeli dà grande affidabilità. Non conosco gli altri, ma se Rieti viene da tre gare consecutive avendo superato Siena e Trapani in casa, significa che il contorno è valido. Non dovremo sottovalutare nessuno”.
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