Il Rieti a Cannara per la continuità. Boccolini: «Non abbassare la guardia». Il caso Coletta

Il Rieti a Cannara per la continuità. Boccolini: «Non abbassare la guardia». Il caso Coletta
di Marco Ferroni
2 Minuti di Lettura
Sabato 13 Novembre 2021, 13:20

RIETI - Vigilia di campionato per il Rieti che domenica 14 novembre sarà ospite del Cannara (ore 14,30) squadra che attualmente vanta la miglior difesa del girone e che attualmente è a pari punti degli amarantoceleste. Al termine della rifinitura, consueta conferenza stampa di Alessandro Boccolini che, dopo la vittoria di domenica contro il Poggibonsi, ha potuto trascorrere una settimana meno opprimente del solito.


«Martedì ho subito detto alla squadra che la vittoria ce l'eravamo meritata perché avevamo dimostrato compattezza - esordisce Boccolini -. La crisi, però, non si spegne con una vittoria anche perché le difficoltà restano, però se continuiamo ad essere squadra operaia, si può far bene e sono sicuro che già da domenica lo dimostreremo».


Domenica, appunto: c'è il Cannara, un avversario che il tecnico presenta così: «Partita opposta rispetto a quella di domenica: squadra quadrata, difesa arcigna, che come noi, ha raccolto meno del dovuto.

Molto attenta in fase di non  possesso con un 3-5-2 che spesso si mette a cinque in difesa».


Ora il calendario offre al Rieti la possibilità di riprendere quota, ma Boccolini ammonisce: «Guardare il calendario - dice - non ha senso, il campionato è molto equilibrato e ogni gara è a sé. Pensiamo al Cannara con l'intento di dare continuità al risultato di domenica scorsa, sia nel risultato che nell'atteggiamento. Rispetto alla settimana scorsa non abbiamo recuperato alcun giocatore, anzi si aggiunge l'assenza di Marchi dopo l'infortunio e lo spavento di domenica contro il Poggibonsi».


L'ultimo intervento di Boccolini è sull'assenza reiterata di Coletta, diventato ormai un "caso". «Coletta? Nessun caso, ha semplicemente preferito restare a casa: preferisco lavare i panni sporchi in famiglia, però ci tengo a sottolineare che la sua assenza non è dipesa da noi, ma da lui».

© RIPRODUZIONE RISERVATA