Ursula Von der Leyen a Roma, ma nessun incontro con Giorgia Meloni: vedrà solo Tajani e i candidati di Forza Italia

La sua visita in Italia si inserisce nel contesto della campagna elettorale per le prossime elezioni europee, che si terranno dal 6 al 9 giugno

Ursula Von der Leyen a Roma, ma nessun incontro con Giorgia Meloni: vedrà solo Tajani
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Lunedì 13 Maggio 2024, 12:57

Nessun incontro programmato con la premier Giorgia Meloni: è una tappa politica, non istituzionale quella di oggi a Roma della presidente della Commissione europea e unica Spitzenkandidat del Partito popolare europeo (Ppe), Ursula Von der Leyen. La sua visita in Italia si inserisce nel contesto della campagna elettorale per le prossime elezioni europee, che si terranno dal 6 al 9 giugno. L’unico incontro fissato in agenda è quello con il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, e i candidati di Forza Italia. 

 

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Questa volte avversarie

Ursula von der Leyen negli ultimi anni ha coltivato con costanza i suoi legami con l’establishment italiano e in particolare con la premier Giorgia Meloni.

Visite frequenti, sorrisi, apparente simpatia, nonché spedizioni in Africa per trovare una soluzione congiunta alla questione migranti. Ma in questo momento le due concorrono alle elezioni europee rappresentando partiti politici differenti. Meloni, chiaramente rappresentante di Fratelli d'Italia (FdI), è attualmente l'unica capo di governo in Europa ad essersi candidata. Non solo, è anche presidente del gruppo dei conservatori e riformisti europei (Ecr), composto da partiti di destra radicale, euroscettici o fortemente critici verso le istituzioni comunitarie. Dall'altra parte, Von der Leyen, che è la candidata del Partito popolare europeo (Ppe), con tendenze di centro-destra e fortemente europeiste. Freni tirati, quindi, almeno fino alle europee del 6-9 giugno, la premier italiana non può permettersi nemmeno una photo opportunity con la presidente della Commissione europea.

Apertura con Ecr e Meloni

In un’intervista per l'Ansa, Von der Leyen ha mostrato comunque segni di apertura al dialogo con Ecr e Meloni: «È più che mai importante che un'ampia coalizione di forze pro-europee cooperi nel momento in cui sono in gioco i nostri interessi comuni. Lavorerò quindi con tutti coloro che sono chiaramente impegnati a favore dello Stato di diritto, dell'Unione europea e dell'Ucraina». «Insieme a queste forze politiche - ha sottolineato - negli Stati membri e nel Parlamento europeo, vorrei lottare per un'Europa sicura, pacifica, economicamente forte e socialmente equilibrata». La preisdente della Commissione Ue ha poi aggiunto: «La situazione per l'Europa è grave e le sfide che ci attendono sono enormi. Questo vale non solo per le guerre in corso nel nostro vicinato, ma anche per la lotta al cambiamento climatico e all'immigrazione clandestina, per i giochi di potere geopolitici contro l'Europa o per i pericoli posti alle nostre democrazie dalla disinformazione diffusa digitalmente dall'interno e dall'esterno».

Malumore in Forza Italia

Ma non mancano i malumori tra gli azzurri in vista dell’incontro di oggi. Stanno facendo discutere le parole pronunciate ieri sera, durante un comizio a Pavia, da Licia Ronzulli: «Ursula von der Leyen è ormai un cavallo zoppo», ha detto l’ex capogruppo di Forza Italia, oggi vicepresidente del Senato. E ancora, a scanso di equivoci: «Le elezioni europee sono cruciali per dichiarare ufficialmente chiuso il capitolo della maggioranza Ursula. La sua presidenza all'inizio aveva un'altra missione. Invece si è rivelata debole, col fiato corto, strattonata dall’estremismo ideologico». Non proprio un biglietto di benvenuto.

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