Sant'Andrea sbarca a Sabaudia: produrrà vino davanti al Parco nazionale con le rose a fare da "sentinella"

Sant'Andrea sbarca a Sabaudia: produrrà vino davanti al Parco nazionale con le rose a fare da "sentinella"
di Ebe Pierini
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Domenica 11 Giugno 2023, 10:26

LA STORIA

«Niente si sa, tutto si immagina. Circondati di rose, ama, bevi e taci. Il resto è niente» scriveva Fernando Pessoa. Nei suoi versi il connubio tra il più bello tra i fiori ed il vino. Un matrimonio di colori, profumi e sapori che viene celebrato ancora oggi nei vigneti di Sabaudia. Uno spettacolo soprattutto per gli occhi che preannuncia quella che potrà essere un'esplosione di sensazioni per il palato. A chi percorre la via Litoranea in direzione Circeo, all'altezza della Migliara 53, all'ingresso principale che conduce al cuore della città delle dune, si manifesta uno spettacolo meraviglioso di fronte al quale è impossibile non restare estasiati.
Su 9 ettari di terreno antistanti la foresta demaniale del Parco Nazionale del Circeo i proprietari della Cantina Sant'Andrea che ha sede proprio nella città pontina, da 3 anni hanno piantato un vigneto laddove prima venivano coltivati cocomeri e verdure a campo aperto. Davanti ad ogni filare di vigna è stata messa dimora una pianta di rosa rampicante. Le nozze tra viti e rose hanno dato origine ad uno scenario suggestivo di colori vivaci che si stagliano sullo sfondo del promontorio del Circeo.
Questa è una terra di miti, di leggende ma anche di fiori e di vini pregiati. Una terra dove tutto è bellezza. Le persone che percorrono la Litoranea o imboccano la strada per Sabaudia si soffermano ad ammirare, c'è anche chi scatta foto di quello che potrebbe sembrare un dipinto se non fosse così vivo, così vero. «Da almeno 90 anni i coltivatori sono soliti piantare una pianta di rose all'inizio dei vari filari racconta Andrea Pandolfo il proprietario della Cantina Sant'Andrea Era una tradizione perché i fiori fungevano da sentinelle perché si ammalavano di peronospera prima delle viti che potevano così essere curate. Bastava vedere le foglie delle rose macchiate per poter intervenire con un trattamento preventivo per il vigneto. Oggi la situazione si è evoluta, possediamo centraline meteo e le rose sono frutto di incroci selezionati che le rendono resistenti alle malattie per cui è venuta meno la loro funzione originaria ma ci è piaciuto mantenere questa usanza. Noi le abbiamo piantate anche nei nostri altri vigneti di Borgo Vodice e Campo Soriano. Nel vigneto di Sabaudia rose e viti crescono benissimo perché è un terreno vergine. Abbiamo piantato uve bianche, in particolare trebbiano e vermentino. Quest'ultimo ama i terreni sabbiosi e le zone costiere come la Gallura, le Cinque Terre, le coste toscane. Per questo la costa pontina è perfetta prosegue Pandolfo Da questa unione nascerà un vino dal sapore nuovo. Quest'anno, a settembre, ci sarà la prima vendemmia nel vigneto di Sabaudia ed il nuovo prodotto sarà pronto per marzo 2024. Non vogliamo rivelarne ancora il nome ma sarà dedicato alla città così come sarà realizzata un'etichetta particolare. Contiamo di presentarlo al prossimo Vinitaly. Sarà un prodotto che parlerà di questa terra. Sta nell'abilità di chi lo produce riuscire a racchiudere un territorio ed un contesto in un bicchiere di vino».
Ebe Pierini
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