«Quando Vialli ci aiutò a risollevare La Setina»

Sezze ricorda il campione che nel 2016 partecipò alla serie tv "Spogliatoi da incubo". Il tecnico: una persona meravigliosa, fu un arricchimento per tutti noi

Consoli tra Amoruso e Vialli
di Davide Mancini
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Sabato 7 Gennaio 2023, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 09:47

La morte di Gianluca Vialli ha scosso il mondo del calcio, una perdita che ha colpito anche chi, otto anni fa, ha avuto il piacere di averlo al proprio fianco in un'avventura indimenticabile. Parliamo del tecnico di Sezze Francesco Consoli, da tutti conosciuto come il Profeta. Il suo Sezze Setina, impegnato nel campionato di seconda categoria, fu scelto come squadra di riferimento per il programma tv Squadre da incubo.

LA STORIA
La formazione rossoblù non se la passava granché, i risultati facevano fatica ad arrivare, ma l'incontro con Gianluca Vialli cambiò la storia di quella stagione: «Per me è un giorno triste e doloroso - ammette Consoli -, ci lascia un vero amico, una persona dalla grande signorilità e umiltà. Creammo subito un legame speciale, Vialli entrò a far parte con entusiasmo della nostra famiglia, mettendo a disposizione il suo enorme bagaglio culturale e calcistico per aiutarci a migliorare le prestazioni sportive. Potrei raccontare tantissimi aneddoti, ma ci sono alcuni episodi che raccontano bene chi fosse davvero Gianluca. Prima della partita chiave contro il Cos Latina, che poi sarebbe stata trasmessa nel programma, la produzione decise che avrei dovuto effettuare un cambiamento nella formazione, indispensabile secondo il loro punto di vista per arrivare al successo. Una indicazione decisamente contraria alla mia filosofia, che non avrei mai e poi mai seguito. Gianluca, appresa questa notizia, sposò la mia linea, facendo presente come ogni decisione sull'undici da mandare in campo non potesse subire ingerenze esterne. Vincemmo 3-2 e a fine gara Vialli venne a salutarci negli spogliatoi, particolarmente emozionato, complimentandosi con noi».
Da quel momento in poi il rapporto tra Consoli e Vialli è proseguito negli anni: «Ho sempre avuto rispetto della sua privacy, ma ogni tanto è stato possibile sentirci.

Ricordo le lunghe passeggiate al mare fatte insieme per registrare le interviste, la sua capacità di parlare ai ragazzi con il cuore».


«Per tutti noi del Sezze Setina incontrarlo è stato un arricchimento - racconta Consoli - Ci ha trasmesso senso di appartenenza, era evidente il suo amore per il calcio. Educazione e grande stile, Vialli era di un altro passo. Non si è mai tirato indietro, ha dimostrato grande coraggio e ha saputo dare forza a tante persone che come lui si trovano a combattere battaglie complicate. Quando ho saputo che aveva lasciato la Nazionale, qualche settimana fa, ho provato a inviargli un messaggio per dimostrare la vicinanza della nostra comunità. Abbiamo tutti sperato che la situazione potesse evolvere in positivo e invece così non è stato. La sua morte è una vera mazzata, ma quando penso a Gianluca riavvolgo il nastro dei ricordi e ritrovo il sorriso. Conoscerlo, trascorrere lunghe giornate insieme ad un personaggio di tale livello è stato un onore, momenti che custodisco con affetto».
 

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