Negli antichi mulini tutta l'energia di Ninfa

Negli antichi mulini tutta l'energia di Ninfa
di Fabrizio Scarfò
3 Minuti di Lettura
Domenica 11 Giugno 2023, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 10:23

L'EVENTO

È stato presentato ieri l'intervento di valorizzazione e restauro conservativo dell'area degli antichi mulini di Ninfa, l'ennesimo tesoro recuperato nel giardino più bello del mondo. «Grazie ad un finanziamento della Regione Lazio è stato possibile migliorare l'accessibilità, la conoscenza e la fruibilità pubblica di questa centrale green che è qui da mille anni» ha spiegato Massimo Amodio, presidente della Fondazione Caetani che è proprietaria del Giardino.


E' solo il primo passo: grazie ai fondi del PNRR sorgerà, a due passi dagli ex mulini, anche una nuova centrale idroelettrica per la produzione di energia pulita che andrà a sostituire quella realizzata da Gelasio Caetani nel 1908, che verrà, a sua volta,musealizzata. Un doppio intervento che rientra in un quadro di iniziative volute dalla Fondazione Caetani, finalizzate alla conservazione e alla valorizzazione dei ruderi di Ninfa, ma sempre puntando sull'innovazione, nel solco tracciato dai Caetani.

«Il restauro conservativo è importante per due motivi» ha spiegato Amodio: «Uno di carattere storico, che mostra che in questo sito si produce energia da fonti rinnovabili da circa mille anni: prima con le antiche mole, poi con la prima centrale idroelettrica e, a breve, con quella che stiamo realizzando e che andrà ad affiancare, con una nuova turbina efficiente e moderna, quella che invece verrà aperta ai turisti; il secondo, invece, è di carattere sociale, dato che queste macchine sono da sempre state condivise dalla famiglia Caetani con le comunità locali».
I ruderi dell'antico mulino, infatti, furono utilizzati come lavatoi fino alla prima metà del Novecento: le donne di Norma, che è rimasta sprovvista dell'acqua corrente fino al 1960, scendevano a piedi lungo un sentiero tra gli ulivi fino alle vasche di Ninfa dove venivano a lavare i panni. Ed è proprio qui, in prossimità dell'area delle antiche mole, che Gelasio Caetani progettò e realizzò un sistema di interventi di recupero di alcune strutture e di bonifica dell'intera area, tra cui la realizzazione della diga e della centrale idroelettrica.
Una mattinata ricca di eventi quella di ieri dato che, nella suggestiva cornice del salone del Municipio, è andato anche in scena il reading dei racconti nati dall'ispirazione di quattro ragazzi della Scuola Holden, ospiti della Fondazione Caetani che ha concesso loro la possibilità di scrivere e lavorare immersi nelle bellezze del Giardino. Giunto alla sua terza edizione, quest'anno il tema scelto per il soggiorno letterario è stato "Uomo&Natura, da Virgilio a Calvino". «È indubbio l'interesse che la Fondazione nutre rispetto alle arti letterarie» ha spiegato il Presidente Massimo Amodio: «Il Giardino di Ninfa rientra nella rete dei Parchi letterari ed è dedicato alla figura di Marguerite Chapin, sposa al già compositore Roffredo Caetani: pertanto, l'attività nel mondo delle arti non può che rappresentare uno dei nostri focus». Alle sue parole hanno fatto seguito quelle di Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi letterari, e di Clemente Pernarella, direttore artistico. Poi la parola ai ragazzi della Holden presentati dalla scrittrice e docente Ilaria Rossetti. Quattro i racconti inediti letti dagli autori: "Magnolia" , di Giacomo Collesei, "Mira" di Venera Dora Leone, "Senza Cielo" di Martina Limardi e "Antifragile di Chiara Puchetti, accompagnati al pianoforte da Federico Ventura.
Fabrizio Scarfò
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA