Un muro in cemento "spunta" tra le dune di Sabaudia, scoppia il caso

Un muro in cemento "spunta" tra le dune di Sabaudia, scoppia il caso
di Stefano Cortelletti
3 Minuti di Lettura
Domenica 16 Luglio 2023, 17:26

Per un muro che crolla, quello della spalletta del canale Bufalara, un muro che spunta sulla spiaggia. Su un tratto di litorale sottoposto agli stringenti vincoli del Parco nazionale del Circeo è infatti "spuntata" una barriera di cemento lunga un centinaio di metri che delimita una proprietà privata proprio a ridosso della duna, provocando l'indignazione di istituzioni e turisti, che hanno inondato di foto i social.

«NESSUNO LO AVEVA NOTATO?»

«Il manufatto era mascherato, verso la spiaggia, oltre che dai cumuli di sabbia, da palizzate di cannucce, ora rimosse forse in attesa di rimetterne di nuove, che ne nascondevano l'evidenza e, in qualche modo, ne attenuavano il nefasto impatto visivo spiega Giuseppe Marzano, presidente dell'Ente Parco Nazionale del Circeo Facendo un minimo di indagine si scopre che quel muro risale probabilmente a tempi antecedenti gli anni 2000. È mai possibile che, prima d'ora, nessuno l'avesse notato?».
«Ora si cercano capri espiatori aggiunge e, come a volte accade, si punta il dito verso l'Ente Parco. Dimenticando che quest'ultimo è stato istituito con un DPR del 2005, risultando effettivamente operativo solo dal 2007. Prima del 2005 sono stati commessi migliaia di abusi edilizi e quel muro potrebbe essere uno di quelli. Gli organi competenti svolgeranno tutti gli accertamenti e procederanno con le eventuali azioni sanzionatorie che riterranno opportune. Ben venga l'indignazione dei cittadini più sensibili di fronte a certe aberranti attività, sappiano che noi saremo sempre dalla loro parte".

IL SINDACO: SUBITO VERIFICHE

Anche il sindaco Alberto Mosca ha già investito la Polizia locale «affinché proceda d'intesa con il reparto carabinieri Parco per verificare lo stato dei luoghi, riscontrare l'esistenza di irregolarità e agire conseguentemente secondo termini di legge ricorrendo anche al ripristino della situazione attraverso l'abbattimento del muro se ricorreranno le previsioni di legge».
A chiedere un intervento dell'amministrazione comunale sono stati anche i consiglieri Maurizio Lucci, già sindaco di Sabaudia, Giancarlo Massimi e Vincenzo Avvisati, che hanno chiesto in una interrogazione "una attenta verifica sul litorale compreso tra Torre Paola e il Ponte Giovanni XXIII". Riferendosi al muro, i due consiglieri fanno notare che "in assenza della cannicciata, l'impatto visivo è particolarmente negativo sull'insieme del litorale vista la sua vicinanza al promontorio. Sarebbe opportuno fare verifiche puntuali onde evitare altre situazioni simili, in particolare sul lungomare".

UN PARCO DA TUTELARE

Di certo l'area del Parco del Circeo è un gioiello naturalistico che va difeso dalle minacce delle attività umane. Una "grande bellezza", per dirla alla Sorrentino, che poggia spesso su equilibri delicati e fragili. «Da decenni in una delle zone umide di importanza mondiale è attivo un poligono di tiro per l'addestramento con armi da fuoco aggiunge ancora il direttore dell'Ente Parco per molti anni si sono potuti costruire manufatti, anche sulla duna millenaria, senza alcun permesso edificatorio; sono state introdotte specie animali alloctone senza valutare i danni che avrebbero potuto arrecare agli habitat delle specie indigene; hanno tentato di far diventare parte del lago di Paola un porto turistico con migliaia di inquinanti barche a motore; utilizzato la spiaggia e la duna per eventi altamente invasivi, come gli spettacoli pirotecnici o veri e propri rave party con migliaia di persone esagitate dall'alto volume dei suoni emessi».
Ora la "musica" è cambiata: «Stiamo tracciando una linea di condotta per l'Ente Parco basata su tolleranza zero verso tutte le attività che potrebbero arrecare disturbo ai delicati equilibri ambientali del territorio che, speriamo, non ci impediscano di proseguire».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA