La commissione europea: così violate le regole di bilancio

La commissione europea: così violate le regole di bilancio
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 06:09
LA LETTERA
STRASBURGO Non è una bocciatura, ma il primo passo per chiedere di riscrivere la Legge di Stabilità: la Commissione europea oggi formalizzerà i suoi rilievi all'Italia, comunicando al governo la possibilità di una «inosservanza particolarmente grave degli obblighi di politica di bilancio definiti nel Patto di Stabilità e Crescita». In altre parole la manovra sarebbe a rischio di violazione delle regole Ue.
Ma il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rimane fiducioso che il dialogo con le controparti europee porterà a un via libera da parte della Commissione. «La combinazione di tutte le misure» annunciate dal governo ha «il potenziale di rilanciare l'economia dell'Italia. In questo caso i numeri potrebbero essere più alti», ha detto Padoan al Wall Street Journal. Eppure, agli occhi di Bruxelles, i conti non tornano: per ottenere l'approvazione della Legge di Stabilità «serve un aggiustamento strutturale di almeno lo 0,5% contro lo 0,1% previsto dal governo», spiega una fonte comunitaria. Oltre all'Italia – secondo un'altra fonte – la Commissione dovrebbe avviare la procedura per chiedere di correggere i progetti di bilancio di Francia, Austria, Slovenia e Malta.
LAVORO CONCLUSO
Sul piano dei numeri, i giochi sono chiusi: anche se il commissario agli Affari economici, Jyrki Katainen, ieri spiegava che «la lettera all'Italia non è stata ancora inviata», i suoi servizi hanno concluso il lavoro di analisi, constatando che le cifre contenute nella Legge di Stabilità non corrispondono a quelle delle Raccomandazioni indirizzate all'Italia. Pur tenendo conto dell'impatto della recessione su crescita potenziale e aggiustamento strutturale, mancano all'appello circa 8 miliardi. I margini di flessibilità – 0,25% del Pil all'anno per due anni – sono stati ampiamente superati nel 2014. La «riserva» di 3,4 miliardi contenuta nella Legge di Stabilità per il 2015 non è bastata.
PARTITA POLITICA
Per il governo italiano, la partita diventa dunque tutta politica. «Non deve essere una valutazione aritmetica», spiegano al Tesoro, sottolineando che perfino i metodi di calcolo della Commissione forniscono «argomenti robusti a chi propugna un più graduale consolidamento di bilancio».
La bocciatura della Legge di Stabilità potrebbe arrivare il 29 ottobre: la prossima settimana, la Commissione deve decidere se chiedere di riscrivere «entro tre settimane» un progetto di bilancio «rivisto». Pur essendo a pochi giorni dalla fine del mandato, il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, è a favore della linea dura, mentre Katainen sarebbe aperto a un compromesso in cambio di riforme.
IL PRECEDENTE
Alcuni a Bruxelles ricordano il precedente dell'Austria: la scorsa primavera, Vienna evitò una bocciatura grazie a uno «scambio di lettere di impegni». Il Vertice Ue e l'Eurosummit di giovedì e venerdì, quando i leader si incontreranno per discutere della situazione economica, potrebbero rivelarsi decisivi per l'Italia.
David Carretta
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