Renzi: con Merkel tutto ok ma Bundesbank non entri in politica italiana

Renzi: con Merkel tutto ok ma Bundesbank non entri in politica italiana
5 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Luglio 2014, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 17:39

L'Europa ha bisogno della passione del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che potr sempre contare sull'appoggio della Commissione europea: lo ha detto stamattina a Roma il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Durao Barroso, in un incontro con i giornalisti prima dei colloqui a villa Madama con Renzi per il primo appuntamento ufficiale del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea.

Barroso: agenda Renzi è ambiziosa. Barroso ha definito l'agenda di Renzi «ambiziosa ma realistica» e ha aggiunto di considerare «maturo e intelligente» l'approccio ai problemi del presidente del Consiglio. Questo perché, ha sottolineato il presidente della Commissione, Renzi «non dà la colpa all'Europa» per la situazione dei conti italiani ma spiega che è interesse prioritario della stessa Italia fare le riforme necessarie. D'altra parte, ha aggiunto ancora Barroso, adesso è il tempo di focalizzarci sulle riforme e sulla crescita e la Commissione è pronta a collaborare con la presidenza di turno italiana dell'Ue per proseguire su questa strada. «Per fare un'Europa fortea abbiamo bisogno di un'Italia forte e della passione europeista di Matteo Renzi» ha concluso Barroso.

«Non è la Ue a imporre riforme, l'Italia ne ha bisogno». «Il piano di riforme dell'Italia è in linea con le raccomandazioni emerse dalla Commissione europea, ma anche se non ci fosse l'Ue sono certo che l'Italia abbia bisogno di riforme. Non è l'Ue a imporre qualcosa all'Italia - ha detto Barroso - I nostri Paesi hanno bisogno di essere più competitivi, di rigore fiscale, delle riforme che Renzi ha lanciato in modo molto coraggioso, ma anche di investimenti senza i quali non ci sarebbe crescita e lavoro».

«Avevo previsto la carriera da premier di Renzi». Barroso ha ricordato oggi al presidente del Consiglio di avergli predetto, in tempi non sospetti, una brillante carriera politica fino ad arrivare a Palazzo Chigi. In precedenza, Renzi aveva ricordato il viaggio di nozze di Barroso a Firenze, «la città più bella del mondo, anche se non posso dirlo da presidente del Consiglio, pur pensandolo».

«Napolitano sarebbe anche un grande presidente Ue». Se non trovassimo un presidente per la Commissione, in futuro potremmo chiedere a Giorgio Napolitano - ha detto Barroso - E' davvero uomo con una grande carica di entusiasmo che ho toccato con mano durante il nostro incontro. E' fondamentale ci sia passione in Europa».

Renzi: restituire speranza e passione ai cittadini Ue. «Il nostro obiettivo, il grande obiettivo del semestre, è restituire «speranza, passione e entusiasmo ai cittadini Ue, che sono i nostri stakeholder, il motivo per cui lavoriamo» ha detto Renzi dopo l'incontro con Barroso.

«In mille giorni restyling Italia». «Nei mille giorni al via il primo settembre - ha detto Renzi - il percorso di riforme di fisco, giustizia, p.a., costituzione, legge elettorale e dell'Italia come macchina amministrativa, porterà a un grande restyling complessivo. Gli italiani ne sentono necessità e la commissione Ue lo ha sollecitato».

«L'Italia deve essere più semplice, se è più semplice diventa più forte - ha detto il premier - L'Italia è attesa a un percorso di cambiamento profondo, perché se l'Italia è più semplice diventa più forte: è una considerazione molto banale ma assolutamente sacrosanta».

«Nessuna polemica con il governo tedesco». «Io non ho visto polemiche con politici tedeschi, e il portavoce del governo di Berlino conferma quello che sappiamo benissimo - ha detto il premier - non c'è nessuna polemica tra noi e il governo tedesco in ordine alla gestione della stabilità e della flessibilità. La convinzione è che bisogna innanzitutto condividere insieme le regole che ci siamo dati, che dicono stabilità ma anche crescita, perché senza crescita distruggiamo un pezzo di futuro».

«Con Merkel ottimo rapporto». «Il rapporto che oggi c'è con la Cancelliera Angela Merkel è ottimo. E ho molto apprezzato la presa di posizione del governo tedesco di queste ore» ha detto Renzi.

Berlino: «Italia e Germania remano nella stessa direzione». «Italia e Germania - ha detto oggi Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, a Berlino - vogliono entrambe che le istituzioni europee lavorino per gli interessi essenziali della gente, per le sfide essenziali dell'Ue, una di queste è il benessere dei cittadini che può essere procurato solo attraverso la competitività. Non c'è differenza fra Italia e Germania. Remiamo nella stessa direzione».

«Sono esponente di un partito che ha vinto le elezioni in Italia dicendo che il nostro problema non è la Germania ma l'Italia» ha ribadito Renzi, parlando dei rapporti con il governo di Berlino.

«Il compito della Bundesbank è assicurare il proprio obiettivo statutario, non partecipare al dibattito politico italiano - ha detto Renzi - Rispetto il lavoro della Buba, quando ha il desiderio di parlare con noi è la benvenuta partendo dall'assunto che l'Europa è dei cittadini, non dei banchieri nè tedeschi nè italiani».

«La flessibilità non è una richiesta dell'Italia: serve all'Europa non all'Italia. All'Italia serve il processo di riforme che abbiamo avviato» ha detto il premier.

«Ho votato Juncker per agenda Ue». «Non conosco Juncker personalmente, l'ho già detto - ha detto il premier - ma l'ho votato perché c'era un documento approvato dopo il passaggio a Ypres in cui si enunciava un'agenda strategica per l'Europa. Sono certo che Juncker lo rispetterà. Penso che dobbiamo rispettare le regole. Anche sulla discussione del nome, il consiglio ha fatto una scelta a maggioranza, un fatto significativo, indicando Jean-Claude Juncker quale proposta al parlamento. Toccherà ora a lui individuare le figure della commissione e valuteremo sulla base delle sue scelte».

«Unhcr in Libia per gestire flussi immigrazione». «L'Italia intende aiutare le autorità libiche a rendere effettivi i risultati delle elezioni e chiedere formalmente l'aiuto dell'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni unite - ha detto Renzi - L'obiettivo è consentire all'Unhcr di andare in Libia e gestire da lì l'afflusso delle popolazioni immigrate».

«Arrivi record, serve l'Europa». «In queste ore c'è un numero record di donne e uomini, bambini e bambine, che arrivano sulle nostre coste - ha detto il premier - L'Italia li salva perché non si può consentire di lasciare alla deriva navi con bambini. Ma il Mediterraneo non è il mare dell'Italia. È la frontiera dell'Europa, preferirei dire il cuore: serve una politica europea. Ne abbiamo parlato con i francesi all'ultimo vertice Ue: serve un rafforzamento di Frontex, Frontex plus. Ci sono state incoraggianti parole».

© RIPRODUZIONE RISERVATA