Fumò spinelli con l'alunna, abbreviato per la prof: garante infanzia parte civile

Fumò spinelli con l'alunna, abbreviato per la prof: garante infanzia parte civile
di Francesca Balestrieri
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 11:22

Sarà giudicata con il rito abbreviato Alessia Nistico, l'insegnante 48enne accusata di avere fumato e offerto hascish ai suoi studenti dell'Agenzia Formazione e Lavoro di Latina, dove la donna era docente. La donna è comparsa ieri mattina davanti al giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina Giorgia Castriota assistita dall'avvocato Vincenzo Schiavone che ha chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato. I fatti oggetto del procedimento risalgono alla fine dell'anno scolastico 2019-2020 nel corso di un incontro proprio a casa dell'indagata. Secondo il racconto fatto da una studentessa agli investigatori della Squadra mobile di Latina la professoressa avrebbe tirato fuori una canna e avrebbe iniziato a fumare, per poi passarla ad alcuni studenti lì presenti, versione confermata da altri alunni. Una studentessa dopo aver fumato si era sentita male e la notizia della droga offerta ai ragazzi aveva fatto presto il giro della scuola.

La Latina Formazione e Lavoro peraltro non appena venuta a conoscenza di quanto accaduto aveva sospeso la Nistico ed aveva sottolineato di essere stata convocata dagli inquirenti come parte offesa. Nell'udienza di ieri mattina la Garante dell'infanzia e adolescenza Monica Sansoni, con l'avvocato Pasquale Lattari, si è costituita parte civile nel processo contro la docente motivando la richiesta perché meritevole quale parte civile di far parte del processo quale Autorità istituzionale della Regione Lazio che ha, come scopo la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza e, dunque, soggetto direttamente e immediatamente danneggiato dai reati contestati.

Si tratta del primo caso in assoluto, per un Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza, di accoglimento di costituzione di parte civile per il tipo di reato, commessi da una docente che viola plurimi interessi dei minori. Peraltro è anche la prima volta in assoluto che una autorità di garanzia istituzionale della Regione Lazio si costituisce parte civile in un procedimento penale.

Si tratta di una decisione storica quella del giudice di ammettere quale parte civile in un procedimento penale un'autorità di garanzia istituzionale regionale per il genere di reati contestati nel procedimento stesso, autorità che peraltro nella fattispecie è l'unica parte civile costituitasi a tutela dei minori interessati. Ma rappresenta anche prosegue la Garante la prima volta che un'autorità di garanzia istituzionale della Regione Lazio si costituisce autonomamente parte civile in un procedimento. La decisione di costituirsi parte civile conclude la Sansoni rappresenta anche, a mio avviso, il modo più concreto per esprimere una forma di aiuto ai minori e un'apri pista a fatti analoghi che potrebbero vedere in futuro, altri ragazzi coinvolti. L'udienza è stata quindi aggiornata al 1 marzo prossimo quando sarà celebrato il processo con rito abbreviato nel quale deve rispondere di cessione di sostanze stupefacenti.
 

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