Borgo Montello, bocciato il ricorso di Ecoambiente

Borgo Montello, bocciato il ricorso di Ecoambiente
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Martedì 16 Novembre 2021, 05:06 - Ultimo aggiornamento: 11:02

Sono tutti infondati i quattro motivi del ricorso presentato da Ecoambiente contro il provvedimento della Regione Lazio che il 17 febbraio scorso non ha concesso una modifica dell'autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Borgo Montello. Lo ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza che sancisce la legittimità dei provvedimenti e degli atti adottati nel corso dell'ultimo anno anche in sede di Conferenza dei servizi oltre che dalla Regione anche da Provincia e Comune di Latina e Arpa Lazio. «Dall'istruttoria tecnica condotta nella Conferenza di servizi scrivono i giudici amministrativi - risulta che il conferimento di ulteriori rifiuti nella discarica è conforme alle necessità di smaltimento dei rifiuti nell'ambito territoriale di Latina ed è compatibile con il piano regionale dei rifiuti. Infatti non è questa la ragione del rigetto della variante all'autorizzazione integrata ambientale proposta dalla ricorrente che determinerebbe un ulteriore conferimento di rifiuti nella discarica di cui si tratta. La motivazione del provvedimento negativo risiede nella necessità di eseguire una nuova analisi del rischio presente nel sito inquinato che impedisce, allo stato, l'ulteriore conferimento di rifiuti. Questa nuova analisi del rischio si è resa necessaria in quanto, nonostante l'attività di bonifica condotta dalla società ricorrente, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ha eseguito dei prelievi in 8 punti ubicati nell'area in cui è situato l'impianto ed ha rilevato la presenza di tre nuove sostanze inquinanti, in precedenza non osservate: cromo esavalente, tricloropropanoe e dibrometano. A causa di questi inquinanti non è stato possibile concludere il procedimento di collaudo della bonifica in senso favorevole alla società che gestisce l'impianto. Di conseguenza, legittimamente, si è ritenuto che il conferimento di nuovi rifiuti nell'invaso potesse aggravare la contaminazione già presente nel sito».
Infondato dunque il ricorso con il quale Ecoambiente contestava il provvedimento regionale che imponeva alla società di provvedere alla realizzazione del capping sulla discarica, chiedendo la presentazione di un aggiornamento del progetto sulla base della situazione derivante dalla mancata approvazione della modifica proposta. Secondo il gestore del sito di Borgo Montello l'inserimento dell'impianto in un sito inquinato non dovrebbe inibire varianti agli impianti già esistenti e i pareri contrari confonderebbero le problematiche relative alla bonifica con l'istanza di variante presentata e, sul piano tecnico, «la proposta di modifica sostanziale sarebbe giustificata dalla necessità di utilizzare un volume di rifiuti compatti al fine di rendere omogenee le altezze dell'impianto e poter così procedere alla copertura dell'invaso mediante la stesura di un telo». Una interpretazione che il Tar di Roma non ha condiviso così come non ha accolto il rilievo sugli accertamenti tecnici precisando che il fatto che i risultati delle analisi tecniche siano stati contestati dalla società ricorrente non dimostra la inattendibilità di essi. La sentenza segna quindi un punto a favore della Regione rappresentata dall'avvocato Teresa Chieppa, del Comune di Latina e della provincia rappresentati rispettivamente dall'avvocato Francesco Cavalcanti e dall'avvocato Giulio Tatarelli. Per Ecoambiente non c'è possibilità di ottenere il via libera all'ampliamento senza una completa e certificata bonifica del sito di Montello.

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