Calcio, serie B: il saluto di Zampano: «Qui anni stupendi»

Calcio, serie B: il saluto di Zampano: «Qui anni stupendi»
di Alessandro Biagi
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Giovedì 2 Giugno 2022, 12:08 - Ultimo aggiornamento: 16:18

 In casa Frosinone è il momento dei rientri, tra i quali Parzyszek, e dei saluti di giocatori che hanno scritto una pagina importante della storia recente del club giallazzurro. Ultimo in ordine cronologico Francesco Zampano, accasatosi alla neo retrocessa dalla A Venezia, forte di un contratto triennale. Zampano ha affidato i suoi saluti ai canali social e su Instagram ieri ha voluto così congedarsi dal club giallazzurro: «Ed eccoci qua. Siamo arrivati ai saluti finali di questo percorso. Sono stati 4 anni di gioie ed emozioni. Dall'anno della Serie A alla retrocessione, alla mancata promozione in A persa per un soffio alla finale playoff e all'amarezza di non aver raggiunto i playoff quest'anno - ha scritto il terzino oramai ex giallazzurro -. Voglio ringraziare il presidente Stirpe per avermi dato l'opportunità di giocare per questa maglia, i direttori, lo staff, i mister, tutto il Frosinone Calcio e tutti i miei compagni che mi hanno accompagnato in questo percorso straordinario. Frosinone è una piazza importante e sono convinto che tornerà nel posto che merita, grazie soprattutto ai tifosi che ci sono stati sempre vicini anche nei momenti di difficoltà» sottolinea Zampano, che poi conclude: «Sono arrivato qui che ero un ragazzino, me ne vado da uomo consapevole di aver vissuto degli anni stupendi. Grazie di tutto». Del resto il terzino destro abruzzese proviene da quella che è sicuramente la sua miglior stagione in giallazzurro.


Intanto il dt Guido Angelozzi è al lavoro per allestire la rosa per la prossima stagione. L'obiettivo è quello di costruire una squadra competitiva tenendo in debita considerazione la oramai famosa sostenibilità, termine che tradotto in pratica vuol dire: ricerca di giocatori validi, senza spendere grandi cifre, possibilmente giovani di buone speranze da capitalizzare. Una buona squadra parte da alcuni punti fissi, il primo è senz'altro il portiere. Al riguardo Angelozzi ha comunicato il prolungamento del contratto di Stefano Minelli per altri due anni ed alla domanda sugli obiettivi di mercato aveva così chiarito: «Prima un portiere, che può essere lo stesso Ravaglia». Ricordiamo che Ravaglia è di proprietà del Bologna ed era arrivato in prestito lo scorso anno nell'ambito dell'affare che portò al trasferimento di Bardi al club emiliano. Ravaglia è partito titolare ed ha giocato sempre fino a quando, alla 26ma giornata, un colpo preso nel match contro il Cittadella, consigliò lo staff tecnico e medico di fermarlo nel match successivo. Gli subentrò nella successiva partita casalinga contro il Cosenza Minelli, protagonista di una buona prova e di una esplicita manifestazione di volontà di volersi giocare le sue chance di difendere da titolare la porta del Frosinone. Cosa che è poi avvenuta per tutti i successivi dieci incontri, fino all'ultima uscita, quella casalinga contro il Pisa, nella quale Grosso ha promosso nuovamente Ravaglia nell'undici iniziale. Di fatto un messaggio che quest'ultimo non doveva considerarsi bocciato, anzi, e la dichiarazione dello stesso Angelozzi ne è stata la conferma. Del resto Minelli non ha avuto un rendimento superiore al suo più giovane compagno di squadra. Il 21enne Ravaglia ha dalla sua, in prospettiva, il fattore età, rispetto al 27enne Minelli. Nel confronto tra i due, proporzionalmente ai rispettivi impieghi (27 partite per il primo ed 11 in totale per Minelli), vediamo che Ravaglia ha avuto la porta inviolata in 9 incontri su 27 (33,3%), subendo 30 reti (1,11 ogni 90'), parando il 71% dei tiri indirizzati verso la porta. Minelli ha avuto la porta inviolata 3 volte su 11 (27%), subendo 15 reti (1,36 ogni 90') e parando il 65% dei tiri indirizzati verso la porta. Nella stagione appena conclusa il portiere che ha avuto la porta inviolata il maggior numero di volte è stato il monzese Di Gregorio, 15 volte su 37 partite giocate (40,5%).
Alessandro Biagi
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