Djokovic lascia Sergio Tacchini per Uniqlo, marchio giapponese

Djokovic lascia Sergio Tacchini per Uniqlo, marchio giapponese
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Martedì 12 Giugno 2012, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 16:16
PARIGI - Novak Djokovic, numero uno del tennis mondiale, si presentato sulla terra rossa del Roland Garros indossando per la prima volta un completo della Uniqlo, la casa di moda giapponese che lo ha scelto
come testimonial internazionale proprio alla vigilia degli Open di Francia. L’elegante tennista serbo, che ha da poco compiuto venticinque anni, ha sottoscritto un accordo della durata di cinque anni con il nuovo sponsor e avrà la possibilità di collaborare in prima persona allo sviluppo di linee di abbigliamento sportivo. Secondo i rumors rimbalzati nel circuito, Uniqlo staccherebbe per il fuoriclasse un assegno da sei milioni di dollari l’anno.



Il tennista lascia Sergio Tacchini, il brand di abbigliamento piemontese oggi controllato dal magnate cinese Billy Ngok, al quale era giunto nel 2009 dopo aver stracciato il contratto con la Adidas che gli aveva preferito l’inglese Andy Murray. Nonostante un contratto decennale ancora in essere, la rottura tra Novak e la società ha avuto carattere consensuale, ma dagli Stati Uniti la Cnbc ha adombrato la possibilità che sia da addebitare a problemi di tipo economico. Djokovic, che nel frattempo ha vinto quattro tornei del Grande Slam, non avrebbe ricevuto i bonus previsti e, contemporaneamente, la Tacchini non è riuscita a valorizzare l’immagine del campione a causa di un vistoso calo delle vendite nelle catene statunitensi di abbigliamento sportivo.



La società nipponica, che annovera tra i suoi testimonial Key Nishikori, unico tennista e dal palmares decisamente più scarso di quello del numero uno della classifica Atp, ha prodotto le divise per le spedizioni olimpiche del Sol Levante nel 1988, nel 2000 e nel 2004. Pur non essendo un marchio del calibro di Adidas, Uniqlo possiede 840 punti vendita in Giappone, di cui 99 nella sola Tokyo, e altri 200 nel resto del mondo. Il matrimonio con un campione come Djokovic potrebbe condurre il brand al sospirato salto di qualità. Il management non nasconde l’ambizione di superare nelle vendite sia H&M che Zara per conquistare la leadership mondiale dell’abbigliamento nel 2020. Per raggiungere l’obiettivo Uniqlo aprirà ulteriori 200 punti vendita nel mondo. Di questi almeno 30 nasceranno in Francia.
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