"L'Italia è di Moda", il made in Italy vola a Seoul con la mostra curata da Stefano Dominella

Seoul, Corea del Sud, mostra “L’Italia è di Moda” a cura di Stefano Dominella_credits Courtesy of Press Office
di Gustavo Marco Cipolla
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 09:29

Lo stile italiano ambasciatore del bello e ben fatto nel mondo. Sono trascorsi 72 anni da quando, il 12 febbraio del 1951,  l’imprenditorie Giovanni Battista Giorgini organizzò nella sua dimora di Villa Torrigiani, a Firenze, il celebre  “First Italian High Fashion Show”, défilé svoltosi davanti a sei compratori americani e che avrebbe battezzato il “made in Italy” rendendolo simbolo internazionale di sapienza artigiana e qualità manifatturiera. Le suggestive atmosfere della Dolce Vita, gli abiti da sogno delle dive della Hollywood sul Tevere e l’estro contemporaneo degli stilisti nostrani rivivono nella mostra “L’Italia è di Moda” che, ideata e curata dal presidente della sezione Moda e Design di Unindustria Lazio, Stefano Dominella, inaugura oggi a Seoul, in Corea del Sud, nelle sale di High Street Italia sotto l’egida di Ice Agenzia (Italian Trade & Investment Agency), dell’Ambasciata Italiana a Seoul e di Unindustria (Unione degli Industriali e delle Imprese del Lazio). 

 


Un viaggio nella storia della moda italiana


Il percorso espositivo, visitabile sino al 12 febbraio, celebra l’estro dei grandi maestri dell’Haute Couture e del prêt à porter: dall’eleganza essenziale degli anni ‘50 all’anticonformismo dei “Fabulous Sixties”, passando per i rivoluzionari ‘70 fino al fenomeno generazionale progressista dei cosiddetti “giovani in carriera” degli ‘80. Tradizione e tecnologia, business ed economia in un’expo che accende i riflettori sul concetto di internazionalizzazione caro a Dominella nei suoi progetti espositivi. «La nostra visione stilistica è da sempre apprezzata all’estero. Molti hanno tentato, invano, di ispirarsi all’alto artigianato del Bel Paese che ci rende orgogliosi delle nostre produzioni. Buyer mondiali, stampa e addetti ai lavori conoscono bene le peculiarità degli impareggiabili manufatti che attualmente, nonostante la guerra in Ucraina e gli ultimi scampoli di pandemia, provano ad affermarsi oltre i confini nazionali, soprattutto attraverso il talento dei giovani che meritano di essere supportati e valorizzati», spiega il curatore che di idee, per esaltare le doti e le capacità degli emergenti, ne ha da vendere. 

Le maison e i designer in esposizione 


«Nell’immaginaria promenade coreana, oltre 50 capi inediti, provenienti da prestigiosi archivi e da collezioni attuali confezionate con lavorazioni che hanno scritto le più importanti pagine della storia moderna. Plissettature, ricami, nervature millimetriche, tessuti dipinti a mano e tante altre tecniche sono protagoniste indiscusse», aggiunge il presidente onorario della famosa maison capitolina Gattinoni. La mitica giacca black and white di Giorgio Armani lascia il passo al bianco di Walter Albini, il classico paltò di Max Mara è esposto accanto all’ironica creazione di Franco Moschino dedicata al latte, che sull’ampia gonna riproduce in bianco e nero una mucca. Poi, l’abito stampato di Emilio Pucci, i look indossati dalle attrici hollywoodiane Lana Turner e Kim Novak, in un trionfo  di georgette e raso duchesse, i costumi cinematografici vestiti dalle star Audrey Hepburn e Anita Ekberg, i tubini neri del Premio Oscar Anna Magnani custoditi dallo storico atelier Gattinoni. E, ancora, le fantasie Paisley di Etro, le stampe multicolor del genio Gianni Versace, il mitico rosso dei long dress griffati Valentino Garavani, i virtuosismi dell’indimenticato "architetto delle forme" Gianfranco Ferré. C'è l’universo colorato della famiglia Missoni, non mancano le paillettes iridescenti firmate Enrico Coveri e l’avanguardia sperimentale di Miuccia Prada.

La valorizzazione dei nuovi talenti all’estero


A latere dell’iniziativa, inoltre, fino a venerdì nella capitale sudcoreana si terrà la manifestazione fieristica “Italian Fashion Days in Korea”, grazie all’intervento di "EMI-Ente Moda Italia": l’obiettivo è quello di presentare ai buyer locali le capsule di abbigliamento, calzature, pellicceria, pelletteria e accessori uomo e donna, ed è realizzata in collaborazione tra AIP, Assocalzaturifici, Assopellettieri, Sistema Moda Italia, con il sostegno di Ice Agenzia. Per i tre creativi Gianluca Saitto, Michele Gaudiomonte e Francesca Cottone, scelti da Stefano Dominella, durante la kermesse sarà allestito uno spazio per la presentazione delle loro collezioni ai distributori e ai giornalisti della Corea del Sud che, oggi, è uno dei motori più veloci nel firmamento del fashion system globale. 
 

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