Sono passati quasi 70 anni da quando il giovane artigiano Jean Schlumberger fu chiamato a trasformare la sua particolare interpretazione dei fondali marini in pezzi unici per Tiffany & Co. Le sue opere sono diventate da allora alcuni dei pezzi da collezione più famosi e desiderati della maison di gioielli americana.
I DETTAGLI
Il lavoro di Schlumberger è diventato, negli anni, sinonimo di “invidiabile decadenza”, grazie ai suoi dettagli maniacali, ai materiali pregiati e agli omaggi alle silhouette che abitano il fondale marino.
I pezzi erano creati utilizzando pietre preziose come i diamanti, le ametiste, i rubini, oro e il platino, ma soprattutto usando la tecnica del paillonné che consisteva nel posizionare una lamina, detta “paillon”, tra due strati di smalto per aumentare la luminosità.
L’AZIENDA
Oggi il Blue Book 2023: Out of the Blue, ovvero la collezione di alta gioielleria di Tiffany, disegnata da Nathalie Verdeille, offre una nuova rivisitazione dei disegni originali di Schlumberger. I raffinati e dettagliati pezzi sono realizzati con zaffiri, opali neri, acquemarine, tanzaniti e diamanti e sono organizzati in motivi organici: conchiglie, coralli, meduse, stelle marine e ricci di mare.
IL REPERTORIO
«La nostra collezione è una danza tra mimesi e stilizzazione, rappresentazione e figurazione, realismo e astrazione della natura», ha spiegato Nathalie Verdeille, Chief Artistic Officer, Jewelry and High Jewelry di Tiffany & Co.
«I capolavori ispirati all’oceano sono un’ode al ricco repertorio creativo di Jean Schlumberger.
LE CREAZIONI
Le creazioni sono contraddistinte dalla qualità e dalla personalità tipiche di Schlumberger, ma i design sono completamente nuovi: come la collana di conchiglie con diamanti e una straordinaria tormalina di oltre 10 carati o il collier di Pesci con uno zaffiro arancione di oltre 23 carati e un pendente a forma di stella marina con diamanti e una tormalina elbaite verde non valorizzata di oltre 22 carati.
Un’avventura creativa che offre solo un assaggio della vera bellezza di un luogo da desiderare, ma mai da conquistare.