Altaroma, Gattinoni chiude al Macro Asilo: tocco urban e suggestioni chic e underground

Altaroma, Gattinoni chiude al Macro Asilo: tocco urban e suggestioni chic e underground
di Gustavo Marco Cipolla
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Domenica 27 Gennaio 2019, 23:44 - Ultimo aggiornamento: 23:55

Se per Francis Bacon «la moda è solo il tentativo di fare dell'arte con forme viventi e rapporti sociali», al Macro Asilo di via Reggio Emilia la notte al museo firmata Gattinoni chiude la manifestazione Altaroma con la presentazione della collezione Couture primavera-estate 2019. 

Arte e fashion si incontrano grazie al nuovo progetto di Giorgio de Finis che ha trasformato gli spazi espositivi in un organismo ospitale che invita alle relazioni e all'interscambio multidisciplinare. Tra saperi e conoscenze. La new-lady Gattinoni è rivoluzionaria, ama le sfide, in passerella così come nella quotidianità. Canoni estetici sconvolti dall'estro irriverente del direttore creativo Guillermo Mariotto che per la prossima stagione con “Upcycling” omaggia l'alta artigianalità e il valore della manualità. Attraverso sperimentazioni materiche che guardano al recycle ed evocano figure femminili forti ed eccentriche come la collezionista Peggy Guggenheim, Anna Piaggi ed Elsa Maxwell.

 

 


«A questa e a moltissime altre donne, singolari nella loro stravagante unicità, è ispirata la mia nuova collezione», spiega lo stilista, che aggiunge «perché, a mio avviso, la vera classe, la vera eleganza, in un'era globalizzata, è l'assoluta distinzione. Ho voluto accanto a me mia sorella Gina Mariotto, pittrice affermata in tutto il mondo. Le sue tele, partendo dal dipinto Religion, si materializzano nei tulle, diventando quadri da indossare».

Un crocevia di culture che si mescolano e approdano nella New York di Valentina Ilardi, fashion stylist che in questa collezione porta quel tocco urban della Grande Mela con bermuda over di pizzo verde army doppiati in organza fluo, gilet con cappuccio, che negli abiti da sposa grigio perla sostituisce il velo, e il bomber extrasize con ricami aristocratici, tra suggestioni chic e underground. Rubando dal guardaroba della cultura rap e hip hop, ma anche dipingendo e destrutturando in chiave post-millennial il linguaggio dell'Haute Couture. I colori fluo accendono la catwalk, dal giallo all'arancio, passando per il fuscia e l'azzurro polvere. Chiffon e satin, sfumature carne e lime, rouches e ancora rouches, asimmetrie e geometrie con abiti hand-painted.

Poi i gioielli di Gianni De Benedittis per il brand futuroRemoto che ricordano le nuance delle spezie e le sete d'oriente. “Silkroad” (Via della Seta) segue il mood della collezione Gattinoni con le linee sinuose, gli avvolgenti rami dei choker e degli anelli in oro e argento dalle infiorescenze e gemmazioni astratte, corredati da orecchini a padiglione e daily bracelet rigidi. Pioggia all'esterno, ma anche di vip. Molti gli addicted della mondanità capitolina in prima fila dove non mancano, tra i tanti, gli applausi del presidente della maison Stefano Dominella.

 

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