Altaroma, Silvia Venturini Fendi: «Così la fashion week della Capitale scopre e lancia giovani talenti». Le sfilate da oggi al 2 febbraio

Parla la presidente della kermesse di moda della capitale: "Siamo tornati ai numeri pre-pandemia"

Silvia Venturini Fendi, via alla fashion week della Capitale: «Così Altaroma scopre e lancia giovani talenti». Le sfilate da oggi al 2 febbraio
di Costanza Ignazzi
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Martedì 31 Gennaio 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 09:02

Al Pratibus District torna da oggi Altaroma, la fashion week romana dedicata ai nuovi talenti della moda. Dieci i protagonisti di questa edizione di Rome Is My Runway, le sfilate aperte alle nuove generazioni di creativi, e 59 i brand selezionati per Showcase, il progetto per mettere in contatto nuovi designer e addetti ai lavori. L'obiettivo, per dirla con la presidente Silvia Venturini Fendi, è sempre lo stesso: il supporto agli emergenti che, tra passerelle e spazi espositivi, possono cogliere al volo la loro opportunità di farsi conoscere.

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Altaroma è una realtà ormai consolidata: a qualche giorno dalla nuova edizione possiamo fare un bilancio del percorso fatto?
«Un'edizione difficile, ma ci siamo. A luglio sono stati annunciati importanti cambiamenti, poi c'è stato qualche rallentamento, ma il nostro scopo resta quello di garantire continuità al nostro supporto ai giovani designer, brand indipendenti, piccole imprese e studenti delle accademie che trovano a Roma uno spazio dedicato con gli strumenti indispensabili alla loro formazione e crescita senza dove affrontare sforzi economici insostenibili».


C'è qualche aspetto che si può ancora migliorare?
«Roma ha delle potenzialità enormi.

La missione di sostegno ai giovani talenti è un lavoro difficile che senza il supporto convinto e continuativo delle istituzioni non si può svolgere. Sono fiduciosa che le istituzioni che ci hanno sostenuto finora a livello nazionale trovino quella fondamentale unità di intenti. È questo il vero ingrediente che è mancato ad Altaroma, frenandone la piena evoluzione».

 


La Roma della moda soffre ancora il confronto con Milano?
«Non si tratta di una competizione, Roma è complementare a Milano, così come a Firenze. Proprio per il target cui ci rivolgiamo, le nostre attività non sono paragonabili a quelle delle altre fashion week. È questo il punto di forza che consente ai nostri giovani di trovare a Roma uno spazio e un'attenzione dedicata e più ampia anche senza beneficiare dell'enorme cassa di risonanza tipica dei brand noti e forti. Credo che la Capitale stia ritrovando una nuova energia e si stia rinnovando anche grazie al lavoro del Comune che si sta impegnando molto in settori come il turismo, lo spettacolo e, naturalmente, la moda».


Dopo la pandemia questa è l'edizione del ritorno definitivo alla normalità. I numeri dell'anno scorso sono incoraggianti: che risultati vi aspettate dal 2023?
«Nel 2022 siamo tornati ai numeri pre-pandemia con un aumento dei brand partecipanti alle nostre Fashion Week. Abbiamo inoltre aumentato del 70% - grazie soprattutto al lavoro svolto con ICE, Regione Lazio e Camera di Commercio sull'internazionalizzazione delle manifestazioni - la presenza di buyer e giornalisti esteri. In media il 20% circa dei designer che partecipano ai nostri progetti registrano un incremento di fatturato processando nuovi ordini. Lavoriamo quindi per mantenere e consolidare questi risultati».

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Dal 2020 la Roma fashion week è diventata anche Phygital per esigenze Covid. Cosa è cambiato con il ritorno dalle sfilate in presenza?
«Il ruolo di Altaroma è quello di fare da trait-d'union, di facilitare il dialogo con i maggiori player e offrire ai designer l'opportunità di affacciarsi nei mercati più strategici. Rinunciare a una manifestazione dal vivo non era possibile durante l'emergenza sanitaria e oggi sarebbe impensabile. Certo, l'investimento sul digitale ci ha consentito di rafforzare il legame non solo con gli addetti ai lavori, che ci seguono da ogni parte del mondo, ampliando le possibilità di partecipazione e interazione, ma anche con quel pubblico da sempre curioso e attento alle novità della moda».


Il grande tema all'ordine del giorno nella moda è la sostenibilità: oltre il 70% di brand e designer di Altaroma produce collezioni sostenibili. In che direzione va il futuro e cosa resta da fare?
«Siamo da tempo il punto di riferimento naturale di tutti quei brand che già più di dieci anni fa parlavano sostenibilità e si rivolgevano a noi per avviare il loro cammino creativo e imprenditoriale. Già nel 2008 Altaroma sviluppava progetti con le Nazioni Unite sulla sostenibilità etica e ambientale nella moda. Il Covid ha accelerato la necessità di ripensare strategicamente il mercato. E ciò che prima era visto come un asset prevalentemente di comunicazione per molti - ovvero la sostenibilità dei prodotti -, ora è diventato un aspetto importantissimo cui ciascun designer dedica un'attenzione finora impensata. Siamo felici di considerarci una delle Fashion Week con una prevalente presenza di brand sostenibili».

 


C'è qualche designer partito da Altaroma dei cui risultati è particolarmente fiera?
«Tutti ci rendono fieri e danno senso al nostro lavoro, già solo per il fatto di continuare a partecipare alle nostre attività. Vorrei citarli tutti, ma mi limito ai successi più recenti come quello di Marco De Vincenzo (ora direttore creativo di Etro ndr) o ai riconoscimenti di Tiziano Guardini nella moda sostenibile».


Soprattutto tra i brandi di Showcase la rappresentanza femminile è altissima. La moda può aiutare le realtà imprenditoriali femminili?
«Solo in questa edizione più della metà dei brand è guidato o fondato da donne. Siamo molto contenti di riscontrare in ogni edizione quanto la presenza dell'imprenditoria femminile della Moda sia costante e crescente».
Succede che i designer emergenti siano fonte di ispirazione anche per chi è più navigato?
«Senza dubbio, succede anche che siano loro a dare ai grandi nomi, alle grandi maison, nuova linfa e vigore entrando negli uffici stile e aprendo nuove visioni e prospettive anche nelle case più storiche e affermate».

 

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