Voragine sulla Pontina, l'amico che era in auto con l'imprenditore disperso: «Mi ha aiutato, poi è stato trascinato via»

Voragine sulla Pontina, l'amico che era in auto con l'imprenditore disperso: «Mi ha aiutato, poi è stato trascinato via»
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 26 Novembre 2018, 07:54 - Ultimo aggiornamento: 12:31

C'era un grosso tubo lì sotto, uno di quelli posizionati per far passare la strada e consentire all'acqua di continuare a scorrere sotto. Adesso c'è una voragine, larga dodici metri e profonda otto, nella quale un uomo è stato inghiottito con la sua auto e risulta disperso. Le ricerche di Valter Donà, imprenditore edile di 68 anni, sono state sospese in serata, mentre un amico che era con lui sulla Fiat Tipo recuperata nel pomeriggio dai soccorritori è riuscito miracolosamente a salvarsi.

Maltempo, voragine sulla Pontina: il disperso è un imprenditore edile di Terracina

Sulla Pontina, tra San Felice Circeo e Terracina, all'altezza del chilometro 97+700 la strada è interrotta dalle prime luci di ieri. L'allarme è scattato intorno alle 7, a darlo un'automobilista di passaggio uscita di strada mentre andava al lavoro «Sono salva per miracolo - racconta Ilaria Vallone, 25 anni - Stavo andando a lavoro a Sabaudia e ho visto una parte che franava, ho fatto in tempo a passare, sono finita fuori strada, ma l'altra auto è sprofondata. Si è capito immediatamente che la situazione era difficile, sentivo delle grida poi più nulla». La macchina dei soccorsi coordinata dalla Prefettura si è messa subito in moto: Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, Ares 118 e volontari della protezione civile non si sono fermati per tutto il giorno.
 

 

LA RICOSTRUZIONE
Vincenzo Libori, 64 anni, era sull'auto e se la caverà con escoriazioni e un grande spavento. È riuscito a risalire, i medici dell'ospedale Fiorini raccontano che era sconvolto perché ha capito che per l'amico non c'era speranza. Ha firmato ed è andato via dal pronto soccorso. «Stavamo andando a Roma - dice - l'auto è finita nella buca, sono uscito, ci siamo aiutati a vicenda, mi ha dato una mano a risalire, gli ho detto di seguirmi ma è stato trascinato via». La Procura di Latina ha aperto un'indagine e disposto il sequestro dell'area. Le cause del crollo saranno accertate dai tecnici, ma per passare lì con la Pontina - ormai più di 30 anni fa - è stato sistemato, sotto al manto stradale, un grosso tubo di cemento nel quale confluiva l'acqua dei canali circostanti. L'ipotesi più accreditata è che lo scorrere del tempo e il passaggio dei mezzi pesanti, una manutenzione sempre ai minimi termini, hanno portato alla rottura del tubo con l'acqua che ha fatto il resto, scavando, fino all'episodio di ieri. Che poteva avere conseguenze ben più gravi, perché quel tratto di strada è percorso ogni giorno da migliaia di veicoli. Comunque un periodo orribile per Terracina che a seguito della tromba d'aria del 29 ottobre ha visto già due concittadini perdere la vita e ha avuto il territorio devastato.


L'EMERGENZA
La pioggia caduta incessantemente per 48 ore ha creato l'esondazione dei fiumi Sisto e Amaseno, con tutti i canali al massimo livello. «La situazione è davvero critica, sia lato Appia che Pontina - dice il sindaco, Nicola Procaccini - Il mare non riesce a far defluire la pioggia che gonfia i canali». Allagamenti si registrano a Sabaudia e Pontinia, ma anche nei centri collinari di Sonnino e Priverno. Il Consorzio di bonifica monitora la situazione dei canali, a partire dal Mussolini che a nord protegge Latina. Non va dimenticato che buona parte del territorio interessato dal maltempo è sotto il livello del mare . Oggi scuole chiuse a Terracina, Sabaudia e Pontinia. In serata un vertice straordinario in Prefettura per decidere la viabilità di emergenza, dato che anche sull'Appia ci sono stati dei problemi. «Pioggia senza precedenti» - dicono dalla sala operativa dei soccorsi. E una strada che passa su un tubo, come in chissà quanti altri tratti della Pontina.
(Ha collaborato Rita Recchia)
 

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