L'autore era sul palco della manifestazione “Diamo voce agli autori locali” a Castelforte. L’attentato non è riuscito e ad accorgersi dell’insano gesto è stato lo stesso Ciotti, quando è andato a riprendere l’autovettura per tornare a casa.
«Ho presentato regolare denuncia dell’accaduto. Sono molto dispiaciuto per quanto è successo - dice Ciotti - poiché un isolato personaggio ha tentato di rovinare una bella serata di dibattito e cultura. Ringrazio per l’ospitalità il sindaco Giancarlo Cardillo, l’amministrazione comunale di Castelforte e il sistema bibliotecario del sud pontino.Questo ennesimo atto non ci ferma, proseguiamo nella nostra opera di informazione sulla vergogna delle marocchinate, stupri di guerra compiuti ai danni delle donne italiane nel 1943-1944».
Non è la prima volta che Ciotti subisce minacce. Già nel febbraio e nell’aprile scorsi rinvenne scritte minacciose sulla sua autovettura e nelle vicinanze dell’abitazione e una busta, contenente una cartuccia a salve e un foglio di minacce scritto in francese, venne recapitata al suo posto di lavoro.
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