Gubbio, un pulmino per i giovani del centro Officina di Leonardo

Il pulmino donato al centro Officina di Leonardo
di Massimo Boccucci
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Domenica 25 Febbraio 2024, 19:22

GUBBIO - Un dono speciale: un pulmino da nove posti per i giovani del Centro socio riabilitativo ed educativo (Csre) Officina di Leonardo che potranno spostarsi dentro e fuori il territorio comunale per portare avanti tutte le migliori attività ricreative, sociali e socio-educative. La consegna al sodalizio, che accoglie giovani adulti con sindrome dello spettro autistico, è stata sottolineata dalla partecipata e sentita presenza dei giovani dell’associazione genitori Officina di Leonardo con il presidente dell’associazione Agol Natalia Lushchynsia, la psicologa Martina Rossi, il presidente di Asad Liana Cicchi, il socio Agol Giuseppe Fofi e il Comune.

Agol è nata - è stato sottolineato con forza da Lushchynsia e Rossi - con l’obiettivo di promuovere nel territorio una maggiore conoscenza della realtà del Csre Officina di Leonardo, progettare percorsi finalizzati all’inclusione sociale degli ospiti e alla sperimentazione e potenziamento delle loro capacità, competenze e autonomie, favorire e attuare iniziative e contatti con associazioni del territorio per coordinare unitariamente le attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica relativamente alle tematiche dell’autismo e patologie a esso assimilabili, nonché percorsi laboratoriali ed esperienziali educativi e, oppure, professionalizzanti utili agli ospiti.

L’associazione fin dalla sua costituzione, con il coinvolgimenton determinante della società civile per l'impegno e la condivisione di tanti, ha svolto un lavoro capillare di rete nell’eugubino che ha portato all’instaurarsi di relazioni di collaborazione e partnership fondamentali a sostegno delle progettualità - come hanno spiegato in dettaglio Fofi e Cicchi -, tra le quali si annovera la realizzazione del progetto Auto-m-Uniamoci, grazie al quale il Csre Officina di Leonardo è stato dotato del nuovo pulmino. «Un progetto che fino a qualche tempo fa sembrava irraggiungibile - spiega Fofi - è divenuto realtà grazie al contributo di un tessuto sociale che si è dimostrato ancora una volta solidale e unito».

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