Il Frosinone si gode il trionfo: la coppa dopo il duello finale

Il Frosinone si gode il trionfo: la coppa dopo il duello finale
di Alessandro Biagi
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Lunedì 15 Maggio 2023, 08:50

Nemmeno il più abile autore di romanzi sportivi avrebbe potuto scrivere un finale così bello. Un finale con il duello tra le due squadre più forti del torneo. Tra la squadra che a sorpresa, almeno nelle dimensioni, lo ha dominato e quella che invece era stata designata in questo ruolo fin dalla scorsa estate. Il loro cammino le aveva viste incrociarsi a fine dicembre al "Marassi", con i genoani usciti vittoriosi da un confronto nel quale le squadre si erano comunque equivalse. Ed da allora hanno sviluppato i rispettivi campionati su due percorsi paralleli. Percorsi che, però, a dispetto della geometria, erano destinati ad incontrarsi. La data ed il luogo dell'appuntamento erano quelli di un finale scritto ad arte. Tredici maggio, stadio "Benito Stirpe" davanti a 16.000 testimoni oculari ed a decine di migliaia sparsi nel mondo, grazie alle varie piattaforme televisive e web, che avevano programmato la visione di questa sfida, alla quale la Lega ha giustamente riservato anche l'onore della non contemporaneità con le altre partite. E la sceneggiatura non poteva certo essere piatta per questo duello conclusivo. Un inizio a sorpresa, con i rossoblu in vantaggio. Supportati da mille encomiabili tifosi che non hanno mai smesso di sventolare i vessilli sui quali campeggiava il "grifone" simbolo della genoanità. Tifosi che si attendevano dai loro beniamini in campo il ristabilirsi di quelle gerarchie che avrebbero voluto, la squadra portacolori di Genova "la Superba", come Petrarca ribattezzò la Repubblica Marinara, riprendersi quello che, per investimenti fatti e blasone, i pronostici della vigilia le avevano attribuito. Ma per fortuna il calcio è ancora uno sport ed ogni tanto soverchia dinamiche sociali, economiche e soprattutto sportive. Questo è possibile se, dalla parte di Davide, contro i Golia di turno, ci sono uomini che hanno capacità tecniche, agonistiche e di gestione da far invidia a tutti i Golia del mondo.

E così anche Genova "la Superba" si è dovuta inchinare al Frosinone più bello e forte di sempre. Un Frosinone che, sfruttando anche gli episodi favorevoli, vedi l'espulsione di Bani e la perfetta punizione di Mazzitelli, ha ribaltato le sorti del match e scritto il finale più bello di questo romanzo calcistico. E nel 3-2 di sabato c'è tutta l'essenza del successo di questo Frosinone, partendo simbolicamente proprio dai marcatori. Mazzitelli a rappresentare l'esperienza, la solidità di chi le promozioni già le ha vissute e dalle quali spera di raccogliere i frutti giocando sui campi che si è conquistato. Poi Boloca e Borrelli, che rappresentano l'anima giovane di questo Frosinone, in quel perfetto mix che il presidente Stirpe ed il direttore Angelozzi hanno messo nelle mani e nella testa di Fabio Grosso. L'anima giovane ma anche il futuro. Un futuro che si preannuncia roseo per loro e per chi potrà assicurarsene i servigi, perché questi due ragazzi, oggi a tutti gli effetti canarini, hanno grandi prospettive davanti. «A me piacerebbe restare qui. Però sono scelte che vanno fatte insieme» ha detto in conferenza stampa l'attaccante di origini campane, che sicuramente il Frosinone riscatterà dal Pescara. Un Borrelli che non ha mancato di aggiungere i ringraziamenti ai suoi compagni («Mi hanno sempre messo in condizioni di fare bene») e di sottolineare le situazioni createsi in stagione quando, dopo aver segnato gol decisivi, era di fatto scomparso dalle rotazioni di mister Grosso: «E' stata una stagione particolare, nella quale all'inizio ho giocato poco, poi però il mister mi ha dato più fiducia e spero di averla ripagata nel migliore dei modi». L'ha ripagata sicuramente, finendo per risultare l'attaccante con il più alto coefficiente di reti per minuti giocati.

Così come Stefano Turati, sceso anche lui in sala stampa sabato, è stato il portiere meno battuto e con il record di clean sheet: venti. «E' stata una stagione assurda, sono sincero: ogni giorno è stata una festa. Abbiamo stravinto il campionato e sono troppo felice» sono state le sue parole a caldo.
 

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