Frosinone, rapisce in ospedale il figlio neonato dato in affidamento: arresto dopo la fuga. Alle infermiere urlava: «Vi ammazzo»

L'uomo ha minacciato un'infermiera del reparto di neonatologia ed ha consegnato il piccolo ad un'amica che, poi, lo ha riportato in corsia

La questura di Frosinone
di Vincenzo Caramadre e Marina Mingarelli
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Venerdì 3 Maggio 2024, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 23:22

Il tribunale dà in affido il figlio neonato, va in ospedale minaccia di morte le infermiere e lo rapisce. Un 51enne di Anagni, ma residente a Frosinone, arrestato dopo un inseguimento della polizia. Tutto è avvenuto in mezz’ora, ma per gli operatori sanitari e gli agenti sono stati momenti interminabili di paura per le sorti del bambino di poco più di un mese.

Il fatto risale allo scorso 30 aprile, quando l’uomo ha appreso che il tribunale dei minori di Roma aveva tolto a lui e alla compagna, entrambi con problemi di droga e segnalati ai servizi sociali, la potestà genitoriale per trovare al bambino una nuova famiglia.

Una decisione che era attesa già da qualche settimana.

Lo stesso tribunale dei minori, subito dopo la nascita, aveva affidato il bambino al reparto ospedaliero in attesa di prendere una decisione. I genitori hanno però potuto fargli visita alla presenza del personale sanitario. Il 51enne, venuto a conoscenza del provvedimento dei giudici di dare il piccolo in affidamrnto, accecato dalla rabbia, è andato in ospedale di Frosinone per la consueta visita. Poi, con la scusa di aver dimenticato qualcosa nel reparto, è tornato dal figlio in culla e lo ha preso in braccio per poi scappare per le scale. Le infermiere hanno tentato in tutti i modi di fermarlo, cercando di non mettere a rischio il bambino, ma non c’è stato verso. «Vi ammazzo, vi ammazzo», ha urlato l’uomo. Uscito dall’ospedale, il 51enne è salito a bordo di una minicar e si è allontanato.

L’ALLARME

A quel punto, erano circa le 18.30, il responsabile del reparto ha dato l’allarme alla Questura fornendo le generalità dell’uomo. Sono scattate subito le ricerche. Gli agenti si sono diretti a casa dell’uomo, ma non c’era nessuno. Poco dopo, la Volante, nei pressi di un incrocio nella parte bassa della città ha notato la minicar segnalata dall’ospedale. Gli agenti gli hanno imposto l’alt, ma lui non si è fermato. Ha pigiato sull’acceleratore del piccolo mezzo con l’intento di seminare la polizia. Non c’è riuscito perché gli agenti lo hanno seguito fino a casa. Vistosi braccato l’uomo ha inveito contro i poliziotti urlando: «Avete voluto seguirmi fino a qui e adesso vi faccio vedere cosa vi combino».

Il 51enne è entrato in casa ed è uscito con un pitbull scagliandolo contro i poliziotti, i quali però sono riusciti a schivare l’animale e a contenere l’uomo che sferrava calci e pugni nel tentativo di scappare, ma è stato bloccato è arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. A quel punto sono entrati in casa, trovata completamente messa a soqquadro, ma il neonato non c’era. Poi il lieto fine.

BIMBO IN SALVO

Il padre, per fortuna, prima di rientrare in casa, aveva consegnato il bambino ad un’amica che, senza pensarci due volte, lo aveva già riportato in ospedale, riaffidandolo alle cure del reparto di Neonatologia dello “Spaziani”. L’uomo, invece, nelle scorse ore è stato ascoltato dal giudice nel corso dell’udienza di convalida ed è finito agli arresti domiciliari. Nella giornata di ieri il neonato è stato dimesso dall’ospedale di Frosinone ed è stato portato in una casa famiglia in attesa dell’affido.

Il caso è seguito dai servizi sociali del Comune di Anagni. «I nostri ufficia, su disposizione del tribunale, - spiega il sindaco Daniele Natalia - avevano dato l’autorizzazione ai genitori di poter vedere il figlio in ospedale, permesso che a quanto ci risulta a tutt’oggi non è stato revocato»

Qui, ha richiamato  un cane di razza Pittbul scagliandolo contro i poliziotti. Con non poca difficoltà gli agenti sono riusciti a schivare l’animale ed a contenere l’uomo che sferrava calci e pugni agli operatori per fuggire.

Dopo aver posto in sicurezza il soggetto, gli agenti hanno constatato che il minore non era presente in casa hanno appurato che lo stesso, lo aveva nascosto consegnandolo ad una sua amica. La donna aveva già  riconsegnato il minore al reparto di neonatologia. A seguito del processo per direttissima svoltosi nella giornata di ieri, per il 51 enne sono scattati gli arresti domiciliari.

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