"Un figlio a tutti i costi": convegno sulla maternità surrogata

Fa già discutere l'evento organizzato dall'associazione "La Contea" con il movimento "Pro vita & famiglia" nella chiesa di Santa Maria a fiume.

Simona Riccardi, autrice del “Agar e Sara. Madri nella fede”, con Jacopo Coghe, vicepresidente di "Pro vita & famiglia"
di Marco Barzelli
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Sabato 18 Novembre 2023, 11:58

A Ceccano fa discutere il convegno organizzato dall’associazione “La Contea” in materia di maternità surrogata con il Comune e il movimento “Pro vita & famiglia”. Intitolato “Un figlio a tutti i costi”, si svolgerà oggi, sabato 18 novembre, alle ore 17.30 nella sala parrocchiale della chiesa di Santa Maria a fiume.

L’avvocato Rino Liburdi, moderatore del dibattito, invita «a discutere e riflettere insieme, con studiosi ed accademici di caratura nazionale ed internazionale, su un tema dai risvolti filosofici, etici e giuridici di grande attualità».

Ad aprire il convegno saranno don Sebastiano Chirayath, parroco del santuario, e la consigliera comunale Mariella Bruni, delegata alle pari opportunità. Lasceranno la parola a Simona Riccardi, autrice del libro “Agar e Sara.

Madri nella fede”. Lo definisce «un caso di utero in affitto ante litteram».

Agar e Sara. Madri nella fede

Il Codice di Hammurabi, antica raccolta di leggi, consentì ad Abramo di procreare con la schiava Agar per via della sterilità della moglie Sara. La genitrice naturale finisce per eguagliarsi alla sua padrona, la madre non biologica, che di contro la schiavizza ancor di più.

«Un racconto a due voci narranti sul tracciato dei fatti biblici - così la scrittrice Riccardi -. Parlano le prime “madri rivali” della Bibbia, che incarnano rispettivamente la maternità surrogata e quella negata».

Con "Pro vita & famiglia"

Degli aspetti etici e religiosi ne parlerà poi don Tonino Antonetti, parroco del centro. Dirà la sua, riguardo al ribattezzato «supermercato dei desideri», anche Jacopo Coghe, vicepresidente di “Pro vita & famiglia”. Si collegheranno Paolo Gulisano, medico epidemiologo e cultore di bioetica, e Daniele Trabucco, docente di diritto costituzionale.

I loro interventi, nell’ordine, verteranno sulla procreatica (fecondazione assistita) e sulla volontà di internazionalizzazione del reato di maternità surrogata. La conduzione di una gravidanza per conto di una coppia infertile è vietata in Italia dall’articolo 12 della legge numero 40 del 2004.

Sulla maternità surrogata

«Chiunque, in qualsiasi forma realizza, organizza o pubblicizza […] la surrogazione di maternità, - dispone la norma - è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro».

È proibita in oltre trenta stati europei, al contrario di Regno Unito e in Canada (esclusivamente in via gratuita) nonché di Russia e Ucraina, anche dietro corrispettivo economico. La Corte costituzionale, tra gli altri, ha sentenziato che la gestazione per altri «offende in modo intollerabile la dignità della donna e mina nel profondo le relazioni umane, e non può legittimare un illimitato diritto alla genitorialità».

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