Roccella: «Maternità surrogata è un mercato di bambini». Lo scontro con Lucia Annunziata a Mezz'ora in più, poi le scuse

La ministra per la Famiglia in tv interviene sui figli di coppie gay: utero in affitto, c’è chi paga 100mila euro. Annunziata replica e sbotta con una parolaccia, poi si scusa. Ma è scontro

Roccella da Lucia Annunziata: «Maternità surrogata è un mercato di bambini». Poi lo scontro a Mezz'ora in più
di Claudia Guasco
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Domenica 19 Marzo 2023, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 16:16

Secondo la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella è «un mercato di bambini». Per Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, «c’è chi ha scambiato le persone per oggetti, animali o specie arboree e i bambini per puffi, a proposito di peluche». Dopo la manifestazione delle famiglie arcobaleno a Milano e la proposta di legge rilanciata dal Pd sulle adozioni anche per coppie omosessuali e trascrizioni alla nascita, sul tema della maternità surrogata arriva subito la stretta della maggioranza di governo.

 

Maternità surrogata, la legge

Da tempo Fratelli d’Italia chiede di mettere all’ordine del giorno delle Camere la discussione della norma che, se approvata, sancirebbe la gestazione per altri un reato universale.

E tra domani e mercoledì il presidente della commissione Giustizia Ciro Maschio (FdI) convocherà l’ufficio di presidenza per incardinarla. «Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali», attacca Rampelli. In Italia la gestazione per altri è vietata dalla legge 40 del 2004, ribadita due anni fa dalla Corte Costituzionale che ha rimarcato la «logica di tutela della dignità della donna, di evitare i rischi di sfruttamento di chi è vulnerabile perché vive in situazioni disagiate» e la tutela del minore che è quella di «ottenere un riconoscimento anche giuridico dei legami che nella realtà fattuale già lo uniscono ai componenti della coppia». Chi vuole ricorrervi deve andare all’estero: Grecia, Gran Bretagna, Olanda, Albania, Ucraina, Polonia, Russia e Stati Uniti, altri Paesi la permettono purché altruistica, ovvero non dietro compenso. «Una maternità surrogata - sottolinea Roccella - costa circa 100mila euro e alle donne arrivano 15-20mila euro. Con l’adozione noi rimediamo a un danno, con la maternità surrogata invece ne programmiamo uno. Ci sono fiere internazionali, una hanno provata a farla anche a Milano. In Italia però è vietato non solo l’utero in affitto, ma anche la sua propaganda». Per la ministra, che difende Rampelli, «stiamo arrivando a forme di mercificazione e schiavitù del corpo femminile. Questo non è un fronte del progresso. Da una parte si comprano gli ovociti, dai depliant, dai cataloghi, da donne belle, alte, di una determinata religione e con un alto quoziente intellettivo. Dall’altra invece ci sono le donne che prestano l’utero con caratteristiche molto diverse». Non esiste una negazione delle prerogative dei bambini, rimarca la ministra, «tutti nel nostro Paese hanno gli stessi diritti. Anche per le coppie che hanno fatto ricorso all’utero in affitto vale la stessa cosa: quando si torna in Italia, il genitore biologico è riconosciuto». Il problema, dice, «è che queste coppie a volte non accettano il riconoscimento del padre biologico e chiedono di essere iscritti entrambi all’anagrafe». Eugenia Roccella interviene nel corso della trasmissione “Mezz’ora in più”, in studio sale la tensione e la conduttrice Lucia Annunziata si lascia sfuggire un’imprecazione: «Voi avete la responsabilità di farle quelle leggi, ca...». Salvo poi scusarsi con l’intervistata e gli spettatori, tuttavia il centrodestra insorge e parla di una «Rai che si crede il Nazareno». 

Maternità surrogata, è lite tra Annunziata e Roccella in tv. La conduttrice perde le staffe con la ministra: «Prendetevi le vostre responsabilità, ca**o»

 

 

Trascrizioni

Sui casi di gestazione per altri non esiste una rilevazione dei dati, né stime che mostrino come siano suddivisi coloro che si rivolgono all’estero per avere un figlio tramite procreazione medicalmente assistita. Stando agli ultimi dati disponibili, l’indagine Siru del 2019, sono circa 3.000 ogni anno le persone che ricorrono alla fecondazione eterologa, in maggioranza coppie etero e gay. In commissione giustizia i Dem si apprestano a chiedere di mettere all’ordine del giorno la proposta di legge Zan su matrimonio egualitario, adozioni e trascrizioni. Rampelli controbatte con un messaggio social: «Auguri a tutti i papà consapevoli di non poterlo essere senza una mamma. A coloro che, impossibilitati ad avere figli perché amano un altro uomo, tengono per sé il loro desiderio e non compiono scelte egoistiche a danno delle donne di cui acquistano l’ovocita e dei bambini, destinati a crescere in una vita tormentata, semplicemente perché desidererebbero avere una mamma come natura prevede». L’opposizione controbatte: parole «cattive» e «inaccettabili». E a tutti i padri si rivolge anche il premier Giorgia Meloni: «Siete una ricchezza insostituibile».

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